VENERDÌ 20 NOVEMBRE AL DONOMA ARRIVA ENRICO RUGGERI

Ha pubblicato 31 album, venduto quattro milioni di dischi e si è esibito in oltre duemila concerti. Per due volte ha visto il festival di Sanremo, oltre ad ottenere quattro premi della critica. Insomma, presentare un artista come Enrico Ruggeri, protagonista venerdì prossimo del Tyche Friday al Donoma di Civitanova, è superfluo. Per lui parlano i numeri di una carriera che parte più di 30 anni fa. Era appena quindicenne quando fondò il suo primo gruppo, gli Josafat. Ma è nel 1977 che si registra la prima svolta con la nascita dei Decibel, band catalogata come punk. Un periodo che Ruggeri ha ricordato nell’intervista rilasciata a Tyche (leggi QUI) insieme alle vacanze da adolescente che passava a Marotta. Una spiaggia che ha ispirato “Mare d’inverno”, canzone scritta nel 1983, portata al successo da Loredana Bertè e che ha aperto a Ruggeri gli orizzonti di autore d’eccellenza. Anche se non ha mai rinnegato la sua matrice rock. L’inizio della sua carriera da solista è avvenuto due anni prima, nel 1981, con il produttore storico Silvio Crippa e con il chitarrista Luigi Schiavone. Nel 1984, seconda partecipazione a Sanremo con il brano “Nuovo Swing” (nella prima aveva presentato “Contessa”) che gli apre le porte del successo. Diventa un autore molto ricercato (soprattutto da cantanti come Fiorella Mannoia), si ripresenta a Sanremo in trio con Tozzi e Morandi (“Si può dare di più”, canzone vincitrice), quindi, nel 1990, il ritorno al rock originale, interpretato però con una nuova maturità cantautoriale. Il singolo “Ti avrò” e il successivo album “Peter Pan” rappresentano la sua consacrazione. Ruggeri, però, si conferma artista in costante evoluzione. Ecco la svolta progressive di “Oggetti smarriti” e “Domani è un altro giorno”. L’artista si rivela anche impegnato in temi sociali. Basti ricordare “primavera a Sarajevo” del 2002 e “Nessuno tocchi Caino” del 2003. ma non dimentica neanche le sue origini musicali. È del 2004 “Punk prima di te” in cui re-incide sei brani del primo album con i Decibel inserendo cover punk e rock di David Bowie, Lou Reed, Sex Pistols e Ramones. Ruggeri è artista a tutto tondo: scrive libri e conduce programmi televisivi. Il palco del live, però, rimane il suo regno. Nel frattempo continua con le collaborazioni: Elio e le Storie Tese, Tozzi, Morandi, Locasciulli, De Gregori e Mina. Artisti lontanissimi tra loro ma con i quali Ruggeri entra in sintonia. Tornando ai giorni nostri, è della scorsa primavera “Pezzi di vita”, doppio album con 14 successi degli inizi (dal 1980 al 1985) e 10 inediti, tra cui “Tre Signori”, cantata al Festival di Sanremo dove è intervenuto nel ruolo di super ospite. Un ruolo che gli calza a pennello anche per la serata di venerdì prossimo al Donoma. Cosa proporrà visto l’invidiabile repertorio, sarà una sorpresa. Non mancheranno i suoi cavalli di battaglia, quello che il pubblico gli chiede sempre. <

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