TREDICENNE FERITO DA MEGA-PETARDO, IL PM APRE UN FASCICOLO PER ACCERTARE DINAMICA SCOPPIO

 Ricostruire la dinamica dell’esplosione di un megapetardo che il primo gennaio scorso, ad Ancona, ha causato a un tredicenne tunisino la perdita della mano e dell’occhio destri; verificare come sia potuto accadere che dei minorenni si procurassero e maneggiassero materiale pirico vietato per la loro età. Sono gli obiettivi dell’indagine condotta dal pm di Ancona Giovanna Lebboroni, che ha aperto un fascicolo contro ignoti in cui, per ora, non sarebbero ipotizzati reati.  Tra gli accertamenti, svolti in collaborazione con la procura del Tribunale dei minorenni, c’é l’audizione di vari testimoni, compresi i ragazzini che sarebbero stati in compagnia del ferito al momento dello scoppio, o subito prima. L’indagine è in una fase iniziale, ed eventuali ipotesi di reato o responsabilità potranno essere individuate solo dopo una precisa ricostruzione dei fatti. Il tredicenne e i suoi amici stavano versando polvere pirica da un gran numero di raudi in un contenitore di vetro, per confezionare un petardo più potente. Lo scoppio improvviso, dovuto forse ad un innesco anticipato o ritardato, ha investito in pieno il tredicenne. Sottoposto ad un intervento d’urgenza nel reparto di Chirurgia della mano e di oculistica dell’Ospedale regionale di Torrette, il minore ha subito l’amputazione della mano destra e ha perso l’occhio destro. In questi giorni potrebbe essere trasferito dalla Rianimazione del presidio pediatrico ‘Salesi’ in reparto.

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