SILENZI, “GIU’ LE MANI DALL’EX LICEO. UN DANNO PER CIVITANOVA”

pict0746“No alla vendita dell’ex liceo scientifico di Fontespina, no ad un altro centro commerciale in quella zona, l’unica area verde rimasta, si ad un campus da destinare ai giovani talenti, alla cultura e alle associazioni civitanovesi”. I consiglieri provinciali del Pd Silenzi, Postacchini e Boscolo promettono un forte impegno “contro l’incomprensibile decisone della Provincia di vendere il Liceo. Si tratta – ha detto Silenzi – di un esproprio ai danni di Civitanova e dei civitanovesi che trova d’accordo i suoi rappresentanti del centrodestra in Provincia”. Più volte è stato sottolineata la necessità economica di vendere il vecchio liceo. “Questa storia non sta in piedi. La Provincia non ha bisogno di vendere perché il bilancio è uno tra i migliori delle provincie d’Italia (avanzo di 4 milioni di euro nel 2009) Nel 2006, la Provincia decise di acquistare il centro per l’impiego di Tolentino con il ricavato della vendita dell’Hotel Marche. Consapevole, però, della difficile situazione, ha previsto in alternativa la possibilità di stipulare un mutuo, visto che l’ente ha la possibilità di mutuare fino a 150 milioni di euro”. Silenzi si sofferma sulla proposta di Capponi che prevede la realizzazione di un albergo a 5 Stelle. ” Dire questo significa prendere in giro i cittadini. A fine 2009 la maggioranza di centrodestra ha approvato il programma di mandato in cui si dichiara la volontà della Provincia di riqualificare quell’area con spazi verdi, parcheggi e laboratori dedicati alle attività formative e giovanili. Oggi, invece vogliono tutt’altro. Magari un altro centro commerciale che paralizzerebbe la città. Proponiamo la realizzazione di una sorta di campus per i giovani, per i nostri talenti e per l’associazionismo civitanovese. Entro breve avvieremo una raccolta firme e informeremo gli abitanti del quartiere Fontespina. Mi rivolgo a tutti i cittadini – conclude Silenzi – anche quelli di centrodestra. Facciamo sentire la nostra voce contro questa decisone oggi ancora più amara davanti ad un bilancio provinciale che per Civitanova non prevede quasi niente”.

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