SICUREZZA, IL PD INCONTRA LE FORZE DI POLIZIA

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Da Giulio Silenzi, segretario del Pd, riceviamo e pubblichiamo

Gli ultimi fatti criminosi, furti e una rapina a mano armata in una villa che per le modalità con le quali è stata messa in atto, lascia supporre che si è in presenza di “professionisti del crimine”, un gruppo di persone organizzate che sapevano il fatto loro e che hanno agito con una freddezza sicuramente non comune- hanno aumentato il livello di preoccupazione che la nostra città possa essere presa di mira dalla criminalità organizzata che con infiltrazioni a vari livelli, trovando un terreno favorevole, può radicarsi nel territorio civitanovese. Guai a sottovalutare certi allarmi, come ad esempio una sempre maggiore diffusione di droga, perché rischieremmo di fare la fine di altre zone economicamente avanzate del centro e del nord Italia dove si sono accorti troppo tardi di ciò che stava accadendo e cioè di un’infiltrazione della criminalità ed ora si ritrovano alle prese con episodi di racket, rapine, estorsioni per le quali si arriva anche a commettere omicidi. Consapevole della necessità che il problema è importante e va affrontato seriamente per salvaguardare le condizioni di civiltà del nostro territorio -che sono per noi una ricchezza-, il Pd di Civitanova ha iniziato una serie di incontri sul tema della sicurezza. Il primo, con i rappresentanti delle sette sigle sindacali delle forze di polizia è stato molto interessante e partecipato. Sono state evidenziate da parte dei tutori dell’ordine le difficoltà che quotidianamente affrontano nel loro lavoro a partire da un organico ridotto, mancano soprattutto i giovani -sono anni che non si effettua un arruolamento e l’età media è salita a 40 anni- e questo impedisce di mettere energia giovane nel contrasto all’attività criminosa. C’è bisogno di un monitoraggio costante e serio del territorio. Gli uomini attualmente in forza a Macerata sono 150, a Civitanova solo 53. Troppo pochi per potersi permettere il poliziotto di quartiere. Molte volte i turni delle volanti non si possono fare perché se un agente si ammala o ha qualche impedimento, salta il servizio. Tutti hanno convenuto sulla necessità di intervenire nell’interesse comune di una più incisiva cultura della legalità, in un opera di prevenzione e di contrasto della criminalità a partire dalla scuola per svilupparsi poi all’intero contesto sociale. Gli incontri del Pd proseguiranno con gli altri rappresentanti delle forze dell’ordine.

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