SENTENZA LAM, NESSUN ACCORDO CON CAPPONI. SFUMA L’IPOTESI DELLA RINUNCIA. TUTTI AL VOTO

gentilucci1Aveva annunciato, durante la diretta ètv, che questo pomeriggio avrebbe sciolto ogni nodo sulla questione della Lam. E così è stato. Luigi Gentilucci insieme all’avvocato della Lam, Pierpaolo Pugliano e a Serenella Tonini, segretario politico, hanno emesso, poco fa, il loro verdetto: tutti al voto per la Provincia. Come, quando e perché, però, è tutto da vedere. Perché al di là del dibattito politico che si è scatenato in questi giorni, solo la sentenza potrà mettere un punto a tutta questa storia. Ma c’è di più. Molto di più. L’uomo del momento, che da giorni lancia appelli a destra e a manca per raggiungere accordi ponendo in primo piano il “suo potere” di sospendere la procedura e quindi evitare il voto, è costretto a fare un passo indietro. In altre parole la convinzione di Gentilucci “io posso” lascia spazio “ad una via difficile da percorrere”. Qualcuno, il Prefetto Vittorio Piscitelli, lo aveva già dichiarato proprio stamattina: “La sentenza del Consiglio di Stato è inappellabile. Per ora abbiamo letto solo il dispositivo, ma non abbiamo ricevuto comunicazioni ufficiali. Appena arriveranno tempo due o tre giorni e nomineremo un commissario”. Ecco dunque un ridimensionamento di tutta la vicenda che unita ad un accordo sfumato con Capponi (non c’è convergenza sull’accordo tra i due atenei), porta inevitabilmente gli elettori della provincia di Macerata a scegliere di nuovo il loro Presidente.

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