SCAPPANO SENZA PAGARE IL CONTO, FERMATI A CIVITANOVA TRE FOGGIANI

carabinieri_1Erano a Civitanova da qualche giorno, tre giovani (21, 25 e 36 enni) di San Severo (FG), e si stavano dando alla “bella vita” senza mai onorare il conto dei locali che visitavano. Ma c’è chi non ha tollerato la loro “tracotanza” ed ha segnalato al 112 dei carabinieri di Civitanova l’ultimo episodio di cui si erano resi responsabili. Erano entrati in un locale notturno della costa civitanovese ed avevano consumato alcolici facendo lievitare un conto alla somma di 480 euro. E con fantasiose tecniche di distrazione dei camerieri (cellulari che squillavano in un locale senza campo, auto da spostare etc), si sono dileguati. Il proprietario non si è arreso e ha denunciato l’episodio al numero d’emergenza della compagnia carabinieri civitanovese, segnalando una lancia Y con la quale li aveva visti partire. Due gazzelle del radiomobile hanno pattugliato il territorio la notte scorsa e subodorando la reale possibilità di poterli intercettare mentre erano ancora a civitanova, hanno perlustrato i parcheggi degli hotel cittadini alla ricerca della fiammante Y di colore grigio, rinvenendone una a due passi da un hotel centralissimo. La verifica delle schede di notificazione nella reception, appurava che quei tre uomini erano da poco rientrati ed erano alloggiati da tre giorni, senza aver fornito in garanzia all’arrivo alcuna carta di credito. Il controllo di quei nominativi tracciava un “ricco passato” di truffe ed insolvenze fraudolente in hotel e locali della riviera adriatica; casi analoghi ne erano accaduti a Bologna, Imola, Gabicce, Pesaro, Alba adriatica e Vasto, riuscendo sempre a dileguarsi senza onorare i conti. A civitanova, invece, erano stati intercettati per tempo nella loro “tana” occasionale e, al risveglio, si sono ritrovati i carabinieri che li attendevano per identificarli, impedendo loro ogni prevedibile “dribbling” . Ai militari che li controllavano, asserivano con orgoglio di non aver pagato e di non voler neanche pagare l’albergo, che avrebbero dovuto lasciare dopo altri due giorni di soggiorno.
Ma la loro iniziale spavalderia perdeva colpi quando raggiungevano il comando compagnia per la compilazione degli atti di rito. Rintracciati dall’Arma, erano già pronti in Caserma tutti i truffati di Civitanova per sporgere denuncia e, forse, mai si erano trovati così in trappola. Avevano in tasca un migliaio di euro e sarebbero stati nelle condizioni di saldare adeguatamente tutti i debitori che erano lì per denunciarli. Un giro di telefonate e consigli al loro avvocato faceva prendere loro la decisione giusta: pagare. E lo facevano nelle sale d’attesa della caserma di via carnia al termine di una pacifica, seppur farraginosa, ricomposizione bonaria delle parti esercitata negli uffici dell’Arma, evitando ogni querela. I tre, dopo le formalità di rito, si sono rimessi in viaggio per la capitanata. Gli esercenti hanno manifestato sincere attestazioni di stima al comando dell’arma che, tuttavia, rimane a disposizione di eventuali altri esercenti che, in questi giorni, abbiano potuto subire simili episodi.
e non li abbiano ancora denunciati.

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