RIFIUTI, A CIVITANOVA RECORD NEGATIVO

Un crollo di 6 punti percentuali tra l’agosto 2018 e quello del 2019. Dal 76.12% al 70.56%. Questo è il dato riportato dal Cosmari sulla quantità di raccolta differenziata registrata dal nostro comune.

Un dato che ci fa essere il fanalino di coda tra i comuni virtuosi della provincia. Un ulteriore record negativo che in questa occasione condividiamo con Porto Recanati che, va precisato e’ l’unico comune che fa peggio di noi (64.38%).

Un trend al ribasso che ha segnato tutti i mesi estivi a partire da maggio e che oscilla tra il 66% e il 70 %, mentre lo scorso anno nello stesso periodo si era registrato un deciso recupero, dal 66% di maggio al 76 % di agosto.

A nulla è valsa quindi la campagna “La differenziata non va in vacanza”, lanciata a luglio con l’intento di sensibilizzare anche i turisti, così come la video sorveglianza posizionata nei punti di raccolta e l’annuncio di multe salate contro i trasgressori.

Sorge il dubbio che la scelta di eliminare il microchip, per risparmiare circa 300 mila euro(sarà’ vero questo dato? Parlavano prima di 200.000euro) secondo i conteggi degli amministratori, abbia allentato la sensibilità civile dei cittadini che differenziano con meno cura e attenzione.

Il paradosso che si aggiunge è che l’annunciato risparmio, legato all’abbandono del microchip, non ha portato a un reale abbattimento dei costi legati alla raccolta dei rifiuti, se è stata preventivata nel bilancio comunale 2019 la stessa somma di entrata del 2018, circa 7 milioni e 555 mila euro.

Quindi, per ora, niente risparmio sulla bolletta,piu’ indifferenziata che costa di più’ e va a finire in discarica.

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