PRIMARIO ACCUSATO DI VIOLENZA, PATTEGGIAMENTO RESPINTO

Si scoprono altri episodi di violenza a carico del primario finito agli arresti domiciliari nel mese di ottobre ma subito dopo riammesso al lavoro.

Durante l’udienza preliminare svoltasi ieri nel tribunale di Macerata l’avvocato difensore del medico, Giuseppe Ferrari, aveva richiesto il patteggiamento per i primi episodi, per i quali la condanna era stata stabilita in un anno e sei mesi di reclusione con la sospensione condizionale, ma nel corso del dibattimento il sostituto procuratore Enrico Riccioni ha portato alla luce un altro fascicolo pendente per altre violenze più recenti.

Il medico di cui non si è resa nota l’identità per tutelare le presunte vittime è accusato di maltrattamenti contro la moglie e la figlia che sarebbero ricorse più volte anche alle cure del pronto soccorso. Avrebbe maltrattato la moglie che chiedeva di separarsi con pugni in volto e sul corpo, avrebbe persino tentato di strangolarla e in presenza del figlio della coppia. Anche la figlia avrebbe subito lo stesso trattamento della madre.

Il giudice ha quindi rigettato la richiesta di patteggiamento e disposto la restituzione degli atti alla procura per riunire i due procedimenti.

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