UFFICI POSTALI IN TILT, PENSIONATI IN DIFFICOLTA’

file-alle-posteOre e ore di coda negli uffici postali per poi fare ritorno a casa senza la pensione. Il sistema informatico di Poste che da giorni funziona a singhiozzo (per problemi sui sistemi di Ibm, denuncia Poste) sta creando non pochi disagi anche a chi si ritroverà a dover pagare gli interessi per il mancato pagamento. Anche se da Poste Italiane affermano che ormai tutto è stato risolto, i consumatori sono già sul piede di guerra e annunciano una class action oppure danno indicazioni su come farsi rimborsare singolarmente. Elio Lannutti (Adusbef) e Rosario Trefiletti (Federconsumatori) hanno già invitato l’amministratore delegato di Poste Massimo Sarmi “ad aprire, da domani, un tavolo di conciliazione per risarcire bonariamente tutti i cittadini che hanno subito dei danni, previa segnalazione dell’accaduto alle associazioni dei consumatori, perché “stavolta, in caso contrario, l’Ente Poste non riuscirà ad evitare una class action, con un doveroso risarcimento dei danni proporzionato ai gravi disagi subiti per tre giorni di fila dai pensionati e dagli utenti”. Anche Adusbef spiega che sta studiando una class action, strada che però ritiene “improbabile”. L’associazione spiega quindi cosa fare nel frattempo e offre un elenco di possibili danneggiati. “La strada da seguire è quella della messa in mora individuale. Ognuno può fare una raccomandata A/R indirizzata alla Poste in cui fa presente cosa è accaduto, magari inserendo in busta anche fotocopia dei numerini che ha preso per fare le diverse file, precisa al centesimo i danni subiti (materiali, fisici e psicologici), intima il pagamento entro 15 giorni, altrimenti si rivolgerà alle autorità giudiziarie”. Secondo l’associazione “sono migliaia le persone che hanno subito un danno, e siccome non si tratta di una situazione determinatasi in seguito a calamità o casualità (aggiornamento dei loro sistemi informatici), i motivi per ottenere un rimborso ci sono tutti”.

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