Ancora cemento? No grazie. Questo il coro unanime che vede in testa il sindaco di Montecosaro Stefano Cardinali opporsi con forza al progetto della Quadrilatero che prevede la realizzazione di 25 ettari di piastra logistica in un’area compresa tra Civitanova e Montecosaro. In sostanza si tratta di capannoni industriali e depositi spedizionieri la cui realizzazione, mentre a Montecosaro vede maggioranza e opposizione fare fronte comune, a Civitanova trova terreno fertile nella maggioranza di centro destra che incurante delle tante proteste che si sono levate dal territorio è favorevole a questa ulteriore colata di cemento. Per Cardinali “l’opera arrecherebbe danni irreversibili sotto l’aspetto ambientale, viario, sociale e produttivo, perché cancellerebbe attività agricole e zootecniche di eccellenza presenti sul territorio in quanto porterebbe centinaia di camion ogni giorno a ridosso delle nostre case facendo impennare l’inquinamento. E tutto questo per cosa e per chi, visto che ai calzaturieri non serve? Sarebbe opportuno che a questa domanda rispondessero gli amministratori civitanovesi che invece ne caldeggiano la realizzazione. E’ infatti importante che i cittadini di Civitanova sappiano il perché mentre a Montecosaro si oppongono a quello che viene definito un “deturpamento del territorio senza un motivo valido” nella loro città, Mobili e colleghi si dicono favorevoli. Ad avvalorare poi l’inutilità di un progetto -quello della Quadrilatero- che risale a dieci anni fa e pertanto avulso da tutti i cambiamenti intercorsi nel frattempo, anche le associazioni come la Cna, la Confartigianato, la Coldiretti o Legambiente che parlano di una cattedrale nel deserto
