PIANO ANTENNE, LE CONSIGLIERE MURRI E PAGLIALUNGA REPLICANO ALL’ASSESSORE BELLETTI

“Il Piano antenne non è perduto? Le lungaggini comunque dimostrano che non è stato trattato con la solerzia delle tante varianti al Prg che questa amministrazione ha imbastito e che con spiazzante rapidità ha sottoposto all’approvazione dell’Assise comunale.” A rispondere all’assessore Roberta Belletti sono le consigliere comunali Letizia Murri (Ascoltiamo la città) e Mirella Paglialunga (Per Civitanova). “L’Assessore all’Urbanistica – scrivono – è convinta di conoscere, lei sola, le procedure. Peccato che a fronte di un’assemblea pubblica, poco pubblicizzata e per nulla partecipata, tenutasi nel mese di luglio per l’illustrazione del piano, il Rapporto Preliminare relativo all’istanza di Verifica di assoggettabilità a VAS, sia stato trasmesso alla Provincia solo il 17 ottobre u.s.. Forse si poteva “camminare” un po’ più veloci Assessore, dato che la Legge regionale che chiede ai Comuni di adottare un Piano antenne è del 2017, mentre la vostra amministrazione ha avviato l’iter solo nel 2019 e in seguito alle molte sollecitazioni della minoranza e dei cittadini la bozza del Regolamento è stata finalmente tirata fuori dai cassetti. La salute pubblica – proseguono – è un tema delicato e quanto mai importante, lo sappiamo bene, e a strumentalizzarlo non siamo noi, ma chi organizza convegni sulla transizione ecologica e sullo sviluppo sostenibile e poi si contraddice proponendo varianti e cementificazioni selvagge che determineranno l’aumento del traffico, dell’inquinamento e il peggioramento della qualità della vita dei cittadini. La Provincia, nello stabilire l’esclusione dalla procedura di Vas, prescrive che il Regolamento dovrà conformarsi ai criteri localizzativi di cui all’Art. 10 della L.R. n. 12/2017 e in particolare al divieto di “installazione degli impianti su ospedali, case di cura e di riposo, scuole di ogni ordine e grado, asili nido, parchi gioco, aree verdi attrezzate ed impianti sportivi, e loro relative pertinenze”. Ci auguriamo sia vero che il Piano verrà portato in discussione in Consiglio nei prossimi mesi e l’Assessore dovrà anche garantire che tali raccomandazioni non rimangano “lettera morta”. Infine, ma non da ultimo, non sembra proprio opportuno che questa Amministrazione si pregi di aver vinto la battaglia dell’impianto di Via Caracciolo, quando comitati spontanei di altri quartieri, che hanno ripetutamente chiesto attenzione ed ascolto sul tema, non hanno ottenuto risposta alcuna. Fra i doveri di un Assessore c’è quello di ascoltare ed incontrare i cittadini. Le ricordiamo che c’è un comitato spontaneo in Via Verga che attende da mesi un confronto sulle problematiche delle antenne proliferate nel quartiere, accanto alle scuole. I cittadini – concludono le due consigliere – sono tutti uguali ed hanno pari diritto di tutela della salute, in ogni momento del mandato politico di chi amministra la città, non solamente in prossimità degli appuntamenti elettorali.”

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