Una settimana fa un giovane altoatesino, in vacanza nelle marche, aveva acquistato da un pusher dell’hotel house di porto recanati una dose di eroina che, assunta, gli generava una pericolosa overdose da oppiacei. Soccorso dai Sanitari del 118 e dai carabinieri di Porto Recanati, era stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Recanati dove veniva tratto in salvo e sottoposto a cure.Un inquietante campanello d’allarme che istigava indagini serrate, da parte dei carabinieri del nucleo operativo di civitanova e della stazione portorecanatese, per individuare al più presto quel pericoloso spacciatore. I primi riscontri venivano già nelle ore dopo. Il giovane, non del luogo ed estraneo agli ambienti dell’house, non sapeva fornire utili elementi, ma i carabinieri avevano intuito che la sostanza fosse stata ceduta da qualche componente di un gruppo di tunisini che, da qualche giorno, era giunto a porto recanati.
L’occasione della rissa e dell’irruzione nell’appartamento del 10° piano, svolta ad opera dei carabinieri della compagnia di civitanova all’alba del 22 luglio scorso, si rivelava determinante per il prosieguo delle indagini. L’accesso all’appartamento, occupato abusivamente dai sei tunisini poi arrestati per violenza – resistenza a P.U. e violazione di domicilio, era stato ostacolato dal mobilio messo in contrasto. I militari avevano udito rumori di scarichi dei bagni, prima che i sei africani di lanciassero dalle finestre e dai balconi per andare ad occupare, all’alba, altre tre abitazioni limitrofe. La sensazione che avessero buttato stupefacente nel water era piuttosto forte. Il rinvenimento di denaro, presunto provento di spaccio, aggiungeva altri elementi. Ma l’esame dei cellulari sequestrati e delle comunicazioni avvenute, fra le quali quella col giovane bolzanese, incastravano ulteriormente uno degli arrestati. Tunisino, 26 enne residente a Perugia, aveva ceduto proprio lui quella dose che poteva rivelarsi fatale, se non fossero giunti tempestivi i soccorsi. Sul tunisino, tuttora rinchiuso alla casa circondariale di Camerino per i fatti del 22 luglio, anche a seguito della convalida dell’arresto avvenuta ieri, grava ora anche l’accusa di spaccio di sostanze stupefacenti. Degli eventi, i carabinieri di porto recanati, hanno inviato un dettagliato rapporto alla magistratura del capoluogo maceratese che dirige le indagini.
Lotta alla droga ma anche lotta all’abuso di alcool per chi guida sulle strade della costa civitanovese. E’ di tre veicoli sequestrati per la confisca il bilancio dei controlli attuati con gli etilometri ed il precursore in dotazione ai carabinieri del radiomobile di civitanova. Un magrebino a bordo di una Yaris, un maceratese a bordo di un Audi A3 ed un civitanovese a bordo di uno scooter, venivano riscontrati tutti con tasso alcoolemico superiore a 1,5 g/l. Scattava quindi la sanzione accessoria del sequestro del mezzo, di loro proprietà, cui verrà applicata la successiva confisca. Naturalmente le patenti di guida sono state ritirate.