NASCE IL COMITATO DI CONCERTAZIONE PER LA POLITICA INDUSTRIALE E ARTIGIANA

saragiannini‘Occorre guardare ad un nuovo modello di sviluppo e puntare sull’innovazione, forti della consapevolezza di essere una regione dalla struttura produttiva strategica, vera risorsa e di esempio al Paese in questo momento di crisi economica pesante’: cosi` l’assessore all’Industria, Sara Giannini, ha aperto i lavori al primo incontro del Comitato di Concertazione per la politica industriale e artigiana, che si e` tenuto ieri nella sede regionale. In presenza dei rappresentanti delle associazioni dell’ industria, dell’artigianato e dei sindacati, l’assessore Giannini ha ribadito le linee strategiche di resistenza e attacco avviate dal governo Spacca nella precedente legislatura e confermate dalla nuova Giunta: ‘Lavoriamo in un’azione sinergica e concertata tra tutte le parti, in modo da superare insieme le difficolta` e proporre soluzioni per costruire un percorso comune’. Un gioco di squadra, ben accolto da tutti i presenti all’assemblea che hanno esposto all’assessore le problematiche che colpiscono i settori economico produttivi del territorio. All’ordine del giorno, la bozza delle disposizioni attuative del Prestito Bei e la bozza delle Disposizioni annuali di attuazione dell’art. 12, comma 2, lettera a) della L.R. 20/2003 per l’anno 2010, relativamente agli Interventi di risparmio energetico nei settori produttivi. ‘Emerge la consapevolezza ‘ ha detto Giannini ‘ di trovarci in un momento estremamente complicato, amplificato dalla situazione internazionale e dalla annunciata manovra che il Governo nazionale sta affrontando. Con concretezza nell’azione quotidiana, superando alcune rigidita`, puntando all’innovazione e alla ricerca, attivando interventi trasversali, possiamo avvicinarci ad un nuovo modello di sviluppo che ci permettera` di uscire dalla crisi rimanendo una delle regioni protagoniste del nostro Paese. In questa direzione va predisposto il nuovo piano delle attivita` produttive, a sostegno di progetti che consentano ai settori tradizionali di continuare ad essere gli assi portanti della nostra economia. Allo stesso tempo, esplorando nuove opportunita` nell’ambito della ricerca e dell’innovazione, della sicurezza, del risparmio energetico, della produzione di energia da fonti rinnovabili fino alla green economy che promette grandi potenzialita` occupazionali’.

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