LOTTIZZAZIONE VIA VALLE, “SCANDALO A MONTE SAN GIUSTO”

palazzo_bonafede1La legge:
Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267
Articolo 78 comma 3
I componenti la Giunta comunale competenti in materia di urbanistica, di edilizia e di lavori pubblici devono astenersi dall’esercitare attività professionale in materia di edilizia privata e pubblica nel territorio da essi amministrato.IL FATTO
L’opposizione Consigliare scopre e blocca il tentativo del Sindaco Mario Lattanzi di far approvare una variante ad una lottizzazione edilizia il cui progetto è stato predisposto dall’Assessore ai lavori pubblici Ing. Mario Pompei dell’UDC.

IL COMUNICATO CONGIUNTO DEI TRE GRUPPI CONSIGLIARI ALL’OPPOSIZIONE:
Nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale a Monte San Giusto, tenuto in data 28 giugno, il Sindaco Mario Lattanzi porta all’ordine del giorno un punto relativo all’Adozione di una variante al P.R.G realtiva alla lottizzazione di Via Valle.
Senza entrare nel merito dei contenuti e delle finalità della variante, su cui avremo modo di tornare, riteniamo assolutamente necessario porre in evidenza il modo approssimativo e superficiale di Amministrare del Sindaco Mario Lattanzi, probabilmente assorbito dalle polemiche interne alla suo partito a livello provinciale che lo distolgono da quello che dovrebbe essere il suo ruolo e compito principale, ovvero Amministrare Monte San Giusto.
In campagna elettorale veniva evidenziata la sua “esperienza”, la sua “trasparenza” ed ecco che invece in un attimo tutta la verità viene portata alla luce.
Il Sindaco consente, o non si accorge, che il suo Assessore ai Lavori Pubblici, titolare del più importante studio di Ingegneria di Monte San Giusto, presenti il progetto di variante ad una lottizzazione, ignorando che la legge vieta nel modo più assoluto, che l’Ingegnere Assessore svolga qualsiasi tipo di attività professionale in materia di edilizia privata e pubblica in tutto il territorio di Monte San Giusto.
Solo l’intervento attento e puntuale dell’opposizione ha evitato che l’approvazione della variante venisse discussa, salvaguardando così da gravi conseguenze tanto l’Assessore ai Lavori Pubblici che il Sindaco Mario Lattanzi, nonché i futuri residenti nelle unità abitative di nuova costruzione, esposti a probabili ricorsi per l’irregolarità del procedimento relativo alla variante.
La mancata capacità di far funzionare la macchina Amministrativa del Comune è ormai evidente all’intera comunità. Il Sindaco Mario Lattanzi sta dedicando le sue energie alle beghe interne al Partito delle Libertà di cui è coordinatore Provinciale, basti leggere quanto scritto da Ottavino Brini e Giulio Conti recentemente sulla stampa, abbandonando Monte San Giusto a se stessa.
La questione dell’incompatibilità del ruolo di tecnico operante sul territorio con la funzione di Assessore ai Lavori Pubblici era inoltre stata sollevata dalle Opposizioni Consiliari già nel consiglio comunale di insediamento della nuova Giunta nel lontano luglio 2009, ma nessuna risposta concreta è stata data dal Sindaco alla questione.

A mezzo stampa giungono inoltre notizie in merito alle dimissioni del Vice Sindaco e Assessore ai Servizi Sociali Alberto Silenzi esponente dell’UDC sangiustese, che lascia l’incarico per presunti motivi professionali: probabilmente, la scarsa preparazione e capacità di Amministrare del Sindaco Lattanzi, emersa chiaramente in questa vicenda, è stata percepita anche da chi è in Giunta con lui.
Inoltre, a dispetto delle normative vigenti, delle segnalazioni dell’opposizione e dell’episodio relativo alla lottizzazione di Via Valle il Sindaco ha effettuato il primo mini rimpasto di Giunta senza sanare l’incompatibilità dell’Assessore al Lavori Pubblici Ing. Mario Pompei, bensì promuovendolo Vice Sindaco al posto del dimissionario Silenzi e lasciandogli le deleghe “incompatibili” con la sua attività professionale a Monte San Giusto.
Questioni delicate e strategiche come l’assetto urbanistico di un comune non possono essere affrontate da Amministratori in palese conflitto di interesse e la cui nomina è palesemente al di fuori della normativa vigente.
Il Sindaco Lattanzi deve immediatamente prendere atto della situazione e porre rimedio alla stessa, tramite il dimissionamento dell’Assessore ai Lavori Pubblici o un rapido cambiamento delle deleghe a lui assegnate.
Non è infatti possibile che per salvaguardare i fragili equilibri della coalizione tra PDL ed UDC che amministra il Comune , già soggetta ad un rimpasto ed ai primi scricchiolii e malumori, Lattanzi consenta il perdurare di una illegalità di cui è a conoscenza da oltre un anno.
Lattanzi tenta di anteporre gli interessi provinciali, di tenere unita la oramai ex coalizione che sosteneva la Giunta del commissariato Capponi, alla corretta gestione a cui l’hanno designato i Sangiustesi nel 2009.
Vogliamo pensare che le motivazioni del suo atteggiamento siano solo queste perché se così non fosse allora la cosa sarebbe ancor più grave.

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