LO PSICOLOGO RISPONDE: LA PEDOFILIA

pedofilia2_nLa pedofilia è un fenomeno antico. Tuttavia esiste uno spartiacque tra la violenza sessuale sui bambini tipica delle epoche passate e la pedofilia della nostra società. Spartiacque prodotto, all’inizio del Novecento, dalla nascita delle scienze umane. Scienze che hanno elaborato una nuova concezione dell’infanzia. Prima di allora il bambino non era considerato neppure un soggetto e, di conseguenza, erano ignorate le sue necessità psicologiche. Le scienze umane, al contrario, hanno rivelato la presenza di un essere che ha esigenze affettive la cui soddisfazione risulta decisiva nella formazione della personalità. E’ per questo che, oggi, la violenza verso i minori, deve considerarsi ancor più drammatica rispetto a quella di un tempo: gli adulti non possono più ignorare i danni che arrecano al bambino. Questa consapevolezza, tuttavia, non ha arrestato il maltrattamento sui minori. Tutt’altro. Su dieci casi di pedofilia accertata, otto si consumano all’interno delle mura domestiche. Si tratta, dunque, di una forma d’abuso praticata dai genitori, di solito dal padre. Secondo i dati forniti da Telefono Azzurro i bambini che hanno subito violenza sessuale in famiglia hanno da zero a cinque anni nel 13,1% dei casi, dai sei ai dieci anni per il 23,9%, dagli undici ai quattordici anni per il 33,3 e dai quindici ai diciotto anni per il 29,7%. Telefono Azzurro conferma inoltre che le vittime della violenza sessuale sono soprattutto le femmine (80,5%). Abitualmente i casi di violenza che vengono più agevolmente scoperti riguardano minori che frequentano le scuole elementari, le scuole medie inferiori e superiori. A quest’età, infatti, i bambini ed i ragazzi hanno una padronanza linguistica che permette loro, almeno in alcuni casi, di confidarsi con gli insegnanti o con i coetanei. Com’è facile immaginare in ogni pedofilo si nasconde una personalità patologica. Sono rarissimi coloro disposti ad ammettere di avere problemi. E quelli che accettano di farsi curare non sono affatto collaborativi. Dobbiamo, comunque, tener conto che, spesso, è l’intero nucleo familiare a presentare un grave disagio. Sulla scena della violenza, infatti, oltre all’abusante ed all’abusato, è presente anche l’altro genitore che, pur sapendo, preferisce tacere. Il bambino diviene una vittima sacrificale. Per il ‘bene della famiglia’ un muro di omertà viene ad occultare la violenza. Capita così di imbattersi in situazioni in cui minori già vittime della violenza sessuale vengono a trovarsi anche nella tragica condizione di essere accusati dai familiari di aver sedotto l’adulto abusante.

CURRICULUM
Vincenzo Luciani è laureato in Psicologia presso la Facoltà di Psicologia dell’ Università degli Studi di Roma. Iscritto presso l’Albo degli Psicologi della Regione Marche, presso l’elenco degli Psicoterapeuti della Regione Marche. E’ membro della Scuola Europea di Psicoanalisi e dell’ Associazione Mondiale di Psicoanalisi. E’ autore di numerose pubblicazioni. Attualmente è Direttore Consultorio Familiare Zona 13

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