LE MINACCE DI AL QAIDA I MONDIALI E GLI AZZURRI NEL MIRINO TERRORISTI

lo-stadio-di-cape-townROMA – Al Qaida minaccia di colpire i Mondiali di calcio in Sudafrica ed in particolare le nazionali di Usa, Inghilterra, Italia, Francia e Germania perché parte “della campagna sionista-crociata contro l’islam”. Lo riferisce la Cbs online citando un comunicato dell’Aqmi, il braccio armato di al Qaida in Nord Africa, del network del terrore pubblicato su un sito integralista.

“Come potrebbe essere sorprendente la partita tra Stati Uniti e Gran Bretagna trasmessa in diretta e in uno stadio stracolmo di spettatori quando il boato di una esplosione si propagherà attraverso gli spalti, l’intero impianto sarà sotto sopra e i morti si conteranno a decine e centinaia, ad Allah piacendo”, si legge nel testo dell’Aqmi pubblicato su un sito della Jihad Mushtaqun Lel Jannah (Longing to Paradise) e riportato sulla rubrica dei blog della Cbs online.

La partita tra Inghilterra e Usa è prevista per il 12 giugno allo stadio di Rustenburg. Non esiste nessuna nazionale di calcio della Gran Bretagna, come erroneamente affermato dal gruppo. Ai Mondiali 2010 la squadra di Capello è l’unica qualificata: Scozia, Galles e Irlanda del Nord sono state eliminate.

Il comunicato evidenzia poi alcune recenti azioni del gruppo terroristico, come l’attacco suicida di dicembre in Afghanistan che provocò la morte di sette agenti della Cia e il tentato attentato di Natale su un volo Amsterdam-Detroit, compiuto dal nigeriano Umar Farouk Abdulmutallab. Nel comunicato si citano anche le nazionali di Germania, Francia e Italia tra i possibili obiettivi “Tutti questi paesi – scrive il comunicato – sono parte della campagna dei crociati sionisti contro l’Islam”.

Il gruppo afferma che utilizzerà esplosivo non rilevabile, che consentirà loro di superare i controlli: “Tutte le misure di sicurezza e le macchine a raggi x che l’America invierà dopo aver letto questo comunicato non saranno in grado di capire come l’esplosivo sia stato introdotto. La ragione la spiegheremo a tempo debito. Sono pronti a essere scalfiti i vostri preparativi per l’evento, signor Platter (Blatter, ndr)?”.

FIGC: SIAMO IN CONTATTO CON VIMINALE
“Siamo stati avvisati ufficialmente questa mattina da Roberto Massucci, designato dal ministero dell’Interno a curare la nostra sicurezza al Mondiale, dell’esistenza di queste minacce. Di più non vi posso dire”. Antonello Valentini, direttore generale della Federcalcio, conferma che il Viminale è stato allertato per le minacce fatte da Al Qaida a varie nazionali, tra le quali quella italiana, per i Mondiali di calcio in programma a partire dall’11 giugno in Sudafrica. “In questo campo – aggiunge solamente Valentini – di noi si occupa il Ministero dell’Interno, altro non posso dire se non che siamo in ottime mani”.

FRATTINI: INTOLLERABILE NUOVA MONACO
“Il mondo non tollererebbe una nuova Monaco, la pace che lo spirito olimpico ha affermato ed imposto, di nuovo violata ed insanguinata”. Il Ministro degli esteri Franco Frattini commenta così su Facebook la minaccia di Al Qaida di colpire i mondiali di calcio in Sudafrica e in particolare le nazionali di Usa, Gran Bretagna, Italia, Francia e Germania perché parte “della campagna sionista-crociata contro l’Islam”. “Non lo tollererebbe l’Africa -ha proseguito- che cerca in questi mondiali di calcio una conferma di una promessa di opportunità e di sviluppo. Non lo tollererebbero tutti coloro che nel mondo guardano allo sport come al campo della pace e della conciliazione e che si battono per la democrazia e le libertà”.

 

007: NO MINACCE SPECIFICHE SU ITALIA
Non c’é al momento alcuna minaccia specifica che riguarda la delegazione italiana che sarà impegnata nei mondiali di calcio sudafricani. E’ quanto si apprende da fonti d’intelligence che stanno analizzando il comunicato dell’Aqmi, il braccio armato di Al Qaida in nord Africa, in cui si fa uno specifico riferimento all’Italia e ad altri Paesi impegnati in quella che i terroristi definiscono la “campagna sionista-crociata contro l’islam”. Un comunicato, viene fatto notare, che va letto più come “propaganda” che come minaccia concreta: i mondiali di calcio – come d’altronde ogni manifestazione o evento sportivo di portata internazionale – offrono una vetrina mediatica che il network del terrore non può non tentare di sfruttare. Cosa che é già avvenuta in passato.

L’attenzione resta comunque alta: “nessun segnale viene sottovalutato – si rileva in ambienti dell’intelligence – e il dispositivo di sicurezza è definito da tempo, pronto eventualmente ad essere adeguato alla situazione” . (ANSA)

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