LA CIVITANOVESE RICOMINCIA DA SETTE

civitanoveseIl settimo anno è considerato un crocevia in un matrimonio. La proverbiale crisi, però, non ha colpito il rapporto tra la Civitanovese ed Umberto Antonelli. Anzi, proprio nella settima stagione si è trasformato in un “ménage à trois”. Ieri sera, in una conferenza stampa, è stato ufficializzato l’ingresso nella società di Fausto Morichetti e Sandro Paniccia. Due importanti nomi che coronano il sogno, cullato da sei anni dal patron, di avere il sostegno dell’imprenditoria civitanovese. Ci sarà, quindi, un trio nel nuovo direttivo (in futuro saranno stabilite le quote). I nuovi ingressi avranno potere decisionale. Fausto Morichetti è un noto imprenditore calzaturiero. Titolare della Dgm, tra i suoi marchi anche la Manifacture d’Essai che già lo scorso anno, tramite il nipote, figurava tra gli sponsor. È stato per due anni presidente del Civitanova Calcio (la squadra della città alta) alla fine degli anni Settanta per poi entrare nella Civitanovese di Traini e poi Ruggeri come socio. Rifiorito l’amore per il calcio cittadino. Sandro Paniccia è stato il main sponsor nella scorsa stagione. L’azienda di famiglia, la Ica, è un colosso nel mondo delle vernici. I tre hanno già stabilito il budget per la stagione 2011/2012. Nessun volo pindarico, nessuna follia, ma un programma per far durare la società e farle passare indenne la tempesta che sta sconvolgendo il mondo del calcio. Ci sarà una naturale selezione in Lega Pro e la Civitanovese, che sta lavorando per ampliare la compagine societaria e cercare sponsorizzazioni, vuole farsi trovare pronta e mirare ai prof pian piano. Il campionato che si prospetta è di quelli esaltanti e non è una bestemmia dire che è più appassionante della vecchia C\2. Torna, dopo 30 anni, il derby con l’Ancona (che sta allestendo una super-corazzata), si ripropone quello con i gemelli della Samb, si pregusta quello con la Vis Pesaro, si ripete quello con la Jesina (quest’anno reso ancor più pepato dopo il tira e molla con Fenucci, rimasto tra i leoncelli). E poi il Teramo, il Forlì, il Riccione per incontri che rievocano quelli degli anni Ottanta in serie C. Ora bisogna costruire una squadra all’altezza, pur nel rispetto del budget. L’allenatore è uno di quelli abituati a lottare per il vertice. Giovanni Cornacchini lo scorso anno ha guidato la Fermana ad un soffio dalla vittoria del campionato, beffato sul filo di lana dall’Ancona. In precedenza, ha portato il Fano ai play-off di C\2. In settimana si conosceranno i primi nomi del nuovo organico, partendo dai vecchi. Da tenere assolutamente Buonaventura, Mandorino, Paniccià, Natalini, Orlando, Marotta, Bordi, cullando il sogno di poter convincere La Vista (che però ha offerte di ben altre categorie). Poi occorrono un bel parco under, una punta di peso, un centrocampista d’esperienza. Intanto la buona notizia è il ritrovato interesse dei grandi nomi dell’imprenditoria locale per il calcio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *