COGNINI SULLA CIVITA PARK “PRONTO UN ESPOSTO ALLA CORTE DEI CONTI”

cognigni1Il 14 agosto era il termine entro il quale la commissione tecnica del comune di Civitanova Marche, avrebbe dovuto depositare la perizia sui costi di costruzione di Civita Park. Il lavoro della commissione composta dai tecnici comunali Maurizio Scarpecci, Franco Capozucca e Roberto Giannoni, non sembra però essere arrivato ad una conclusione o perlomeno non è dato sapere qual è la linea tracciata.
Sulla vicenda interviene un amareggiato Sergio Cognini, consigliere comunale del Pd.

Consigliere Cognini, il 14 agosto era la data attesa per sapere i risultati del lavoro svolto dalla commissione che avrebbe dovuto accertare il costo del nuovo centro commerciale. A tutt’oggi, ancora non vi è traccia di alcun documento.

Sono diverse settimane che mi sto attivando per avere delle risposte, ma ancora niente. E’ una vicenda iniziata male e destinata a finire peggio. Ogni giorno che passa viene leso il diritto di ogni cittadino di sapere come realmente stanno le cose.

Secondo lei, perché questo ritardo?

L’obiettivo è quello di far trascorrere il tempo sperando che tutto finisca nel dimenticatoio, senza doversi giustificare per un comportamento che sta di fatto sottraendo alla comunità almeno 1 milione di euro. Questa mia affermazione, deriva dal presupposto che è necessario partire dall’atto notorio, un documento ufficiale consegnato dalla proprietà, dove si parlava di un valore dell’opera di 26 milioni e 600 mila euro. Chi vuole che tutto ciò venga dimenticato, è solo e soltanto l’amministrazione comunale.

Lei parla di un abuso da parte dell’amministrazione comunale. In che senso?

L’ amministrazione comunale ha commesso un abuso d’ufficio nel rilasciare la licenza perché ha violato la convenzione firmata tra Comune e Civita Park che stabilisce che all’articolo 9, che all’atto del rilascio dei singoli permessi a costruire, è determinata la quota del contributo che non può essere -lo ribadisco ancora una volta- ad offerta. Inoltre viene violato quanto previsto dall’art. 16 della legge 380 del 2001 che stabilisce le modalità a cui ogni cittadino deve attenersi per pagare il costo di costruzione.

Ha avuto da parte dell’amministrazione comunale delle risposte?

Nessuna risposta. Ed è assurdo che di fronte ad accuse come quelle da me fatte, il sindaco Mobili, non abbia sentito il bisogno di rispondere per difendere il suo operato. Da non prendere in considerazione poi, la risposta dell’assessore Perugini che ha liquidato la vicenda con il dire “effettivamente la commissione non ha svolto il mandato che l’amministrazione le aveva affidato il 14 giugno, ma ci sono le ferie”. Come si può essere in ferie quando si parla di almeno un milione di euro in meno per la comunità civitanovese?

Come pensa di muoversi?

Il nostro percorso, mio personale e del Pd, sarà di preparare un esposto da presentare alla Corte dei Conti, in modo che si proceda ad una verifica attenta di quanto accaduto. Se si dovesse continuare sulla strada “del non far niente”, questi soldi saranno inevitabilmente persi.
La cosa che mi lascia pensare e che un po’ mi preoccupa, è il fatto che la città non si indigni per quanto accaduto e che nessuno della maggioranza senta il bisogno di intervenire per mettere fine a questa che è una vera e propria ingiustizia che vede gli uni trattati diversamente dagli altri.

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