IN MANETTE DUE APPUNTATI CONSIDERATI MODELLO

Due appuntati modello, che avevano ricevuto elogi per l’impegno e i risultati ottenuti in servizio, specie nel contrasto allo smercio di stupefacenti. Le modalità di arresto delle persone da loro fermate non erano però così cristalline: e così i due carabinieri, operativi da una decina d’anni a Senigallia,  entrambi 35enni, sono finiti a loro volta in manette. Ad eseguire i provvedimenti, i loro stessi colleghi del Comando provinciale di Ancona. I due appuntati, uno di loro notissimo a Senigallia per il numero esorbitante di patenti sequestrate e il suo impegno contro la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, sono accusati – in particolare – di aver compensato con della cocaina i cosiddetti “provocatori”, semplici civili, persone cioè non appartenenti all’Arma, per far uscire allo scoperto gli spacciatori e mettere a segno brillanti operazioni, con i riconoscimenti che ne sarebbero derivati in termini professionali. La droga veniva prelevata da “scorte” che i due carabinieri si procuravano sottraendola ai quantitativi sequestrati in altri blitz. Per questo, e per aver prodotto falsi verbali, debbono rispondere di detenzione di sostanze stupefacenti a fini di spaccio, falso e peculato.

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