Una denuncia resa da una cinquantenne ai carabinieri della stazione di civitanova marche, circa un furto in abitazione di monili in oro per un valore di oltre 50.000 euro, ha fatto subito scattare le indagini dei sottufficiali dell’Arma. L’assenza di segni di scasso o forzatura negli accessi lasciava sottintendere fosse accaduto con modalità anomale. Un’esplorazione nel recente passato della donna avvalsasi della collaborazione di una domestica, romena di 40 anni, che lavora anche nella sua attività commerciale, instradava i carabinieri civitanovesi. Una donna apparentemente di fiducia, quindi, sulla quale non si erano postati i sospetti della vittima. Ma gli investigatori hanno voluto vederci meglio e, col supporto della Procura della Repubblica di Macerata che delegava perquisizioni ed interrogatorio della romena, svelavano l’arcano. Negli scorsi mesi la domestica, approfittando dell’assenza della padrona di casa, aveva arraffato un monile al giorno e venduto ai “compro oro” di zona. Un patrimonio di oltre 50.000 euro, quello sinora rubato che andava subito recuperato. Un controllo dei militari civitanovesi alle agenzie di pegno ed ai negozi specializzati nella compravendita di oro ha confermato le frequenti vendite della romena e consentito di recuperare parte della refurtiva che, ancora, non era andata in fusione. Un indagine lampo per un furto centellinato nel tempo ad opera di una donna su cui non erano mai ricaduti i sospetti della malcapitata.
La romena è ora indagata per furto aggravato e continuato ed è stata deferita alla magistratura del capoluogo maceratese.