Qualcuno ha pensato ad un miracolo, i più fiduciosi ad un regalo da parte dell’Amministrazione Comunale di Civitanova quando nei giorni scorsi, passando davanti al Trialone in bella mostra nella rotatoria di San Marone anche i nasi meno fini hanno iniziato a sentire odore di benzina: vuoi vedere che stavolta Mobili e la sua squadra invece di tartassarci e chiederci continui sacrifici ci faranno fare i pieni di benzina “senza nulla a pretendere…” hanno sognato nel loro intimo gli speranzosi civitanovesi? Una bella illusione durata soltanto lo spazio di qualche giorno. E’ stata l’Arpam a svelare l’arcano: niente miracolo e niente regalo. Al contrario dal Trialone fuoriusciva si benzina ma mischiata con l ‘acqua. Duro il ritorno alla realtà anche perché le “tracce significative di idrocarburi, nella fattispecie benzina verde” altro non erano che inquinamento e a Civitanova già alle prese con le polveri sottili e soffocata dal cemento, mancava soltanto un altro agente inquinante. E così il Trialone, suo malgrado, è balzato agli onori della cronaca e non per la sua bellezza. Inaugurata il 31 maggio 2008 la scultura in acciaio inox è dell’artista Gino Marotta e rappresenta un albero alto nove metri nella cui chioma si inseguono giochi d’acqua e luce. Ora in attesa che si faccia piena luce sulle cause della presenza di benzina nel pozzo dove la pompa attingeva l’acqua nebulizzata dal maestoso albero resta una sola domanda: qualcuno dell’amministrazione comunale prima di decidere la collocazione dell’opera e predisporre l’impianto che avrebbe sprigionato l’acqua vaporizzandola, avrà eseguito i controlli necessari…?
