IL PDL RICONOSCA DI AVER SBAGLIATO: DIOMEDI BACCHETTA BRINI

sforza1“Uno dei più grandi errori in politica è quello di non riconoscere di aver sbagliato. Riconoscere una sconfitta (o di aver commesso un errore) richiede una grande capacità di ammettere che non si è infallibili, pagandone le conseguenze. Marinelli è stato obiettivo dimostrando autocritica nella valutazione del voto; ma qualcun altro ancora si arrampica sugli specchi, perché sa che riconoscere le proprie colpe equivale a perdere tutto, ascolti, potere mediatico, potere decisionale: e per chi ha fatto della politica il proprio “lavoro” allora rende ancor più difficile ammettere l’evidenza.” Il consigliere provinciale Marco Diomedi non usa mezzi termini per bacchettare Brini. “Piuttosto che ammettere i messaggi chiari, incisivi e coerenti che l’elettorato ha dato, ci si attacca ai voti di altre liste, come la Nostra Provincia, di cui fa parte L’ancora per Civitanova uscita lo scorso anno dal PdL. Brini dice che essa ha preso una manciata di voti; eppure siamo riusciti con la nostra lista civica ad eleggere un assessore ed un consigliere comunale civitanovese, che avrebbero potuti essere due se avessimo preso appena 80 voti in più nel territorio provinciale. In conseguenza dell’ottimo risultato conseguito riuscirò a rappresentare in consiglio Provinciale il nome di Civitanova Marche (cosa che invece altri non potranno fare) quindi mi sento pubblicamente di ringraziare tutti coloro che hanno riposto fiducia nella mia persona e che ci hanno permesso di essere con l’8% la terza forza a Civitanova; mentre mi è sembrato strano che non ci sarà la chiamata per Brini in consiglio Provinciale, un vecchio marpione della politica, e da informazioni non mi risulta più essere neanche nel Consiglio Regionale. Dopo queste votazioni è difficile prevedere come sarà la situazione per le prossime elezioni comunali: già ora i toni non si abbassano e la conflittualità rimane elevata, ma già Brini appoggia la auto-proposta di Mobili a ricandidarsi come sindaco o a candidare uno degli attuali rappresentanti dell’ UDC locale; io ritengo che non vanno bene né Mobili né gli attuali rappresentanti dell’ UDC locale. Brini pensa a questa candidatura senza l’avallo di nessuno, esclusivamente con la propria testa, forse continuando a sostenere le opinabili scelte urbanistiche di Mobili e dell’Assessore Perugini in quota UDC che stanno massacrando la nostra amata città. In conclusione, mi domando, per chi parla Brini? Per il futuro il sottoscritto rimarrà indifferente a valutazioni politiche fatte da chi in 2 anni è stato sempre trombato come candidato, conseguenza della volontà di fare della politica una questione di personalismi e di arroganza.”

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