IL COMMOSSO SALUTO A VITTORIO BRINI LA “SENTINELLA” DELLA CITTÀ ALTA

Si è svolto oggi pomeriggio nella collegiata di S.Paolo nella Città Alta, il funerale di Vittorio Brini deceduto alle due della trascorsa notte all’età di 89 anni. Alla messa officiata dal parroco, don Alberto Spito, ha partecipato in pratica tutta la cittadinanza dell’antico centro cittadino.”Cavaliere della Repubblica”, Vittorio Brini era conosciutissimo sia perché ha gestito da sempre la tabaccheria di via A.Caro, adiacente il teatro, sia perché è stato il corrispondente, ugualmente da sempre, di Civitanova Alta del quotidiano il Resto del Carlino. Proprio riferendomi a questo suo ruolo, nel saluto che ho portato, alla conclusione della cerimonia religiosa, ho ricordato l’attività che noi tutti del Carlino degli anni fine anni sessanta, settanta e oltre, abbiamo portato avanti. Gli incontri che avevamo con il giornalista del Corriere della Sera, Arnaldo Giuliani, assieme a Luigi “Nino” Quintabà, quando in estate rientrava per le ferie a Civitanova Alta e i grandi avvenimenti di cronaca che seguiva e che lo portavano in giro in Italia e all’estero. Ricordo che anche noi gli parlavano della cronaca locale, ma era poca cosa, rispetto ai fatti che lui ci raccontava. Anche noi, però avemmo un eclatante fatto di cronaca, come la tragica morte del maresciallo Piermanni che avvenne all’alba del 18 maggio 1977. Ho anche ricordato i contatti che con Brini portammo avanti con l’editore milanese Giordano Bruno Angeletti, originario di Montecosaro, quando fece restaurare la casa di Annibal Caro da lui acquistata. Un caro ricordo di Brini è stato portato anche dal giornalista professionista Dario Gattafoni, all’epoca in Redazione a Macerata, ora presidente dell’ordine dei giornalisti delle Marche, che riferendosi allo scomparso, ha simpaticamente ricordato l’appellativo di “sentinella” di Civitanova Alta, com’era solito definirlo per la grande attenzione che poneva nel seguire la cronaca della Città Alta. Gattafoni ha anche ricordato che a Vittorio Brini era stato anni fa consegnato dal direttore della testata del quotidiano bolognese, il “Carlino d’oro” per la sua lunga attività di corrispondente periferico.
Alle esequie hanno preso parte, il giornalista Bruno Bellesi per tanti anni capo della redazione di Macerata, i corrispondenti locali del quotidiano, Giuliano Forani, Lorena Cellini. Fra gli intervenuti anche Chiara Levantesi che sta portando avanti in modo brillante l’attività di addetto stampa dell’amministrazione comunale. Alla moglie di Vittorio, signora Odda, ai figli Ottavino e Elisabetta, le condoglianze della città. Si dice, ho detto nel mio saluto al collega scomparso, “che i defunti continuano a vivere nel ricordo delle persone” e così sarà per Vittorio Brini.

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