I 5 STELLE DI CIVITANOVA PERDONO UN PEZZO. SE NE VA PIERPAOLO IACOPINI

Dalla sua pagina facebook Pierpaolo Iacopini, annuncia di aver lasciato il Movimento 5 Stelle di cui è stato un fervente sostenitore. “La sera del 14/11/2018 – scrive Iacopini – ho effettuato la DISISCRIZIONE dal MoVimento 5 Stelle. Tale scelta è scaturita a seguito del mio profondo dissenso con alcune Norme contenute nel Decreto Genova in generale, ma soprattutto, in particolare, la norma riguardante la modifica delle regole di Condono per l’isola di Ischia. Ho disapprovato e continuo a disapprovare completamente sia i contenuti di tale norma, sia le modalità con cui tale norma è stata difesa/giustificata in TV, giornali e social media, da Parlamentari e Ministri dell’attuale Governo. La decisione è stata presa in maniera definitiva ed irrevocabile quando ho preso coscienza del trattamento riservato ai Parlamentari che erano contrari a tale norma. Veramente INACCETTABILE! Inaccettabile la norma in se, inaccettabili le parole ingannevoli con cui è stata difesa da Parlamentari e Ministri del MoVimento 5 Stelle nei vari mezzi di comunicazione, inaccettabile il trattamento riservato ai pochi Parlamentari, che pienamente nel giusto, contestavano tale norma.
E’ chiaro che anche se il MoVimento 5 Stelle fosse andato al Governo del Paese da solo non avrebbe potuto rispettare tutto il Programma, perché comunque nella pratica i problemi emergono.
E’ chiaro che facendo la scelta di andare al Governo con un alleato, in questo caso la Lega, la possibilità di attuare in toto il Programma svanisce.
E fino a qui, si va avanti.
Ma c’è un limite che non va oltrepassato.
Nella norma riguardante la modifica delle regole di Condono per l’isola di Ischia, voluta dal MoVimento 5 Stelle, questo limite è stato oltrepassato alla grande, e mi ripeto è stato oltrepassato per il contenuto, per la comunicazione, e per la repressione dei dissidenti.
Voglio precisare che Io non sono contrario al fatto che i cittadini usino le leggi sul condono, ma sono contrario a fare leggi che condonano. Sono state fatte in passato leggi in tal senso quindi è normale che i cittadini poi le usano. Le mie parole, quindi, non vogliono essere un processo ai cittadini che hanno fatto domanda di condono, ci mancherebbe altro. E’ una legge dello Stato. Ci si è però resi conto, da tempo (l’ultimo condono edilizio è del 2003 ma lo si era capito già da prima) che per una serie di motivi (sicurezza in primis, decoro urbanistico paesaggistico e storico culturale, limiti sismici, limiti idrogeologici, limiti vulcanici, standard urbanistici, educazione alla legalità e chi più ne ha più ne metta…), procedere ulteriormente in tal senso è un grave errore.
Fare quindi una norma che permette di condonare ciò che prima di questa norma era NON condonabile (indipendentemente dal numero di edifici che se ne avvantaggeranno), è di una gravità assoluta, che la si chiami Condono, Modifica delle Regole di Condono, Procedura Semplificata, o altri nomi……il punto è ciò che questa norma fa.
Oltretutto – conclude Iacopini – si è creato un precedente pericolosissimo. Siccome siamo in una democrazia, vige la regola (anche se spesso non è stato così) che la legge è uguale per tutti. Cosa accadrà se i cittadini di tutta Italia, e sono tanti, che hanno ancora domande pendenti ai sensi dei condoni del 1994 e del 2003 pretenderanno che anche a loro si applichi la “modalità Ischia”, e se le Regioni inizieranno a legiferare in tal senso?”

Una risposta

  1. Nicola ha detto:

    Del condono inerente alle zone terremotate ne vogliamo parlare.. Oppure nascondiamo la testa sotto la sabbia??? .. Per un esempio a CORRIDONIA o Macerata site all’ interno del cratere sanare una difformitá costa max 5.000 euro a Morrovalle la santoria costa circa tre volte tanto!!!! Sono riusciti a dividere l’Italia..

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