GRAZIE STIJN. “PAPA’ AVREBBE DESIDERATO QUESTO”

“Bruno è infortunato e tocca a me. Papà avrebbe desiderato questo”. È il messaggio di Stijn D’Ulst, palleggiatore della Lube Civitanova, inviato alla società alla vigilia della partita con Milano. D’Ulst era già corso in settimana al capezzale del padre malato, interrompendo i suoi allenamenti per stare vicino alla famiglia, ma venerdì scorso suo papà se ne è andato per sempre. Raggiunto dalla notizia dell’infortunio di Bruno domenica ha preso il primo aereo da Bruxelles per Milano, ha giocato e aiutato la sua squadra a vincere, con un secco 3 a 0 per la cronaca, e a fine partita è rivolato in Belgio per partecipare al funerale di suo padre.
Una scelta forte, coraggiosa, piena di senso di responsabilità e per niente scontata in un momento di così grande dolore quale può essere quello per la perdita di un genitore, anche per un grande professionista come lui, palleggiatore oltre che della Lube anche della nazionale belga.
Una scelta che ha emozionato i suoi compagni di squadra che si sono stretti intorno a lui dando il massimo in campo per restituire generosità con generosità e gli hanno voluto elargire parole di affetto, riconoscenza e ringraziamento perché giocare con quello stato d’animo, mantenere lucidità, gestire il proprio gioco da regista con la morte nel cuore, non è facile neanche per un campione, come è Stijn D’Ulst che in questa tristissima occasione si è dimostrato prima di tutto un uomo, un grande uomo capace di attraversare il dolore e trasformarlo in forza. Forse è stato uno degli insegnamenti che papà D’Ulst ha lasciato a suo figlio Stijn.

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