QUADRILATERO:UN BUCO NELL’ACQUA LA DENUNCIA DI PUPO E PIERALISI

martello-giudice“Perché il fatto non costituisce reato”. Dopo quattro anni Francesco Acquaroli, Antonio Monaldi, Massimo Montesi, Marco Romagnoli si vedono assolvere dal tribunale di Macerata dove nella loro veste di consiglieri provinciali di centro sinistra erano stati trascinati da Gennaro Pieralisi ed Ermanno Pupo, all’epoca presidente e vice presidente della Quadrilatero Spa. I due amministratori si sentirono diffamati perchè, a loro giudizio, in una mozione presentata dai quattro -la Provincia doveva decidere se entrare a far parte della Quadrilatero- erano contenuti giudizi gratuiti e lesivi della loro reputazione. Il giudice Claudio Bonifazi ha invece ora stabilito che nell’affermare che “la gestione della Quadrilatero Spa era caratterizzata dalla poca trasparenza e da una gestione disinvolta delle risorse” i quattro esponenti del centro sinistra altro non hanno fatto se non esercitare una critica politica. Ora c’è chi vocifera che Pieralisi e Pupo possano essere stati spinti nel voler agire legalmente da motivazioni politiche. Ricordiamo che allora la vicenda occupò pagine di giornali con i “quattro mostri” sbattuti in prima pagina e con qualche esponente del centro destra che fece propria la battaglia dei due amministratori e puntò il dito sugli avversari politici. Nella vicenda si cercò anche di tirare in ballo l’allora Presidente della Provincia Giulio Silenzi, ma anche quello fu un buco nell’acqua.

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