FONDI MARCHE, I NOMI DEI 66 PER I QUALI È STATO CHIESTO IL GIUDIZIO

E’ trasversale a tutti i partiti l’elenco dei 66 consiglieri, ex consiglieri delle Marche e funzionari che il 18 gennaio dovranno comparire davanti al Gup per la richiesta di rinvio a giudizio formulata dalla procura nei loro confronti per le spese ‘facili’ del Consiglio regionale nel periodo 2008-2012, a cavallo fra l’ottava e la nona legislatura. La lista va dal Pd alla Lega Nord, e comprende personaggi ormai fuori dall’assemblea legislativa e dalla giunta e altri ancora in carica.
Questi i nomi: Luca Acacia Scarpetti, Francesco Acquaroli, Fabio Badiali,Stefania Benatti, Massimo Binci, Giuliano Brandoni, Ottavio Brini, Raffaele Bucciarelli, Giacomo Bugaro, Gianluca Busilacchi, Valeriano Camela, Giuseppe Canducci, Franco Capponi, Adriano Cardogna, Mirco Carloni, Guido Castelli, Graziella Ciriaci, Francesco Comi, Giancarlo D’Anna, Massimo Di Furia, Antonio D’Isidoro, Sandro Donati, Paolo Eusebi, Andrea Filippini, Elisabetta Foschi, Enzo Giancarli, Sara Giannini, Roberto Giannotti, Paola Giorgi, Dino Latini, Leonardo Lippi, Marco Luchetti, Maura Malaspina, Katia Mammoli, Enzo Marangoni, Luca Marconi, Erminio Marinelli, Francesco Massi Gentiloni Silveri, Almerino Mezzolani, Luigi Minardi, Adriana Mollaroli, Giulio Natali, Rosalba Ortenzi, Fabio Pagnotta, Pietro Enrico Parrucci, Paolo Perazzoli, Paolo Petrini, Giuseppe Pieroni, Moreno Pieroni, Fabio Pistarelli, Cesare Procaccini, Mirco Ricci, Roberto Oscar Ricci, Lidio Rocchi, Franca Romagnoli, Angelo Sciapichetti, Daniele Silvetti, Vittoriano Solazzi, Franco Sordoni, Gian Mario Spacca, Oriano Tiberi, Gino Traversini, Umberto Trenta, Luigi Viventi, Roberto Zaffini, Giovanni Zinni.

“Come ho già dichiarato fin dalla campagna elettorale, in merito all’inchiesta sulle spese del Consiglio regionale relative al 2008-2012, mi auguro che le persone coinvolte possano dimostrare la loro correttezza. Oggi è arrivata la richiesta di rinvio a giudizio, prima di trarre qualsiasi conclusione aspettiamo l’udienza preliminare e poi le sentenze del primo grado di giudizio”. Lo afferma in una nota il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli.

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