FOCE DEL FIUNE CHIENTI: NECESSARIA UN’ATTIVITÁ DI CONTROLLO E MANUTENZIONE, PREVISTI INTERVENTI PER CASTELLARO E MARANELLO

Si è svolto ieri l’incontro interforze programmato dall’assessore all’Ambiente Cristiana Cecchetti, con il nuovo coordinatore della Protezione Civile cittadino Aurelio Del Medico, un responsabile del Genio Civile e della Protezione Civile provinciale e il responsabile scientifico di Legambiente Marco Cervellini. Il sopralluogo è servito a fare il punto sulla situazione locale dei fiumi.
“La situazione della foce del Chienti – riferisce Cecchetti – e dell’ultimo tratto del fiume è stata valutato con molta attenzione, evidenziando la necessità di integrare attività di competenza del Comune e del Genio Civile in merito alla prevenzione e difesa dal rischio idrogeologico. La sinergia fra i due enti è necessaria in quanto le attività dell’uno si differenziano da quelle dell’altro. Per esempio la segnalazione di situazioni ad alto rischio da parte del Comune in merito ad abusi edilizi dovrebbero essere abbinate ad una più puntuale e fattiva attività di controllo e manutenzione del territorio da parte della Provincia, ottenendo così una mitigazione dei danni in caso di piene o eventi meteorici estremi (materiale provenienti dai danni alle case e il normale trasporto detritico del fiume in piena)”.
La zona terminale del corso del Fiume Chienti (Foce) è descritta come area ad alto rischio idrogeologico (codice r4) secondo il PAI nonostante sia stato oggetto di interventi continuativi sin dal 2003.
“Questo significa – prosegue Cecchetti – tenere alta l’attenzione su questa zona cercando di capire che determinati eventi ciclici o estremi possono creare disagi nonostante un’attenta manutenzione. Per migliorare la prevenzione è difatti necessario una più stretta collaborazione fra Comune e Provincia in termini di risoluzione di situazioni che possano accumulare l’intensità del danno (ad es. la criticità della discarica in zona). Come assessore all’Ambiente sono soddisfatta del giusto compromesso che si è trovato fra le esigenze di protezione della vegetazione degli argini (confortata dal parere dell’esperto di Legambiente, dott.Cervellini) e le esigenze di interventi funzionali all’aumento della sicurezza dell’alveo durante condizioni di piena. Si è infatti parlato di poter integrare, ove possibile a livello economico e di tempistica, le tradizionali tecniche di ripulitura meccanica del letto centrale del fiume con opere di compensazione volte alla ricostituzione della fascia arborea ripariale delle sponde del fiume dato che questa non è da considerarsi pericolosa, ma al contrario utile alla riduzione della forza della massa d’acqua del fiume in piena. Il coordinatore Del Medico con il gruppo della protezione civile monitorerà costantemente la situazione, esercitando una funzione di cerniera tra Amministrazione locale, enti provinciali e regionali ai quali relazionerà costantemente”.
Si è passati poi alla condizione dei fossi e torrenti: Castellaro, Maranello, Asola, Caronte. I primi due sono stati già oggetto di interventi ripulitura non lontani nel tempo, Asola e Caronte verranno invece affrontati nel prossimo futuro. “A riguardo – conclude l’assessore all’Ambiente – ci si è trovati concordi nella necessità di ripulire la fascia centrale dalla vegetazione arbustiva e lianosa, togliere tronchi morti che ostruiscono il flusso d’acqua. Pur non potendo mai avere la certezza che eventi meteorologici gravi creino situazioni eccezionali, mi sento di rassicurare i cittadini sull’attenzione che questa amministrazione pone nel controllo e nella prevenzione, per ciò che concerne le proprie responsabilità”.

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