FINANZIAMENTO PER IL MONUMENTO IN PIAZZA ABBA: CL&P “PROFONDE PERPLESSITA'”

questionDall’Associazione Cultura, Legalità e Progresso composta da Giancarlo De Mattia, Tiziana Streppa, Maurizio Nardozza, Alessandro Lippo,  Patrizia Bianchini e Barbara Archeri riceviamo e pubblichiamo:
“La volontà da parte del Comune di finanziare con 30.000 euro il monumento alla cavalleria in piazza Abba, ribadita sui giornali di questi giorni ci pone delle forti perplessità di ordine politico, ma anche etico/ morale.
Si chiarisce che il monumento è una parte dell’abbellimento del nuovo quartiere in zona Micheletti, il Sindaco non ha considerato quello relativo al viadotto che “atterrerà” a due passi della lottizzazione “le acque marine, sarebbe il massimo per “abbellire”, addirittura da riconsiderare altrove per un piano particolareggiato.
Si scrive ancora sulla stampa che i debiti degli swap e/ mutui saranno spalmati per i prossimi 30 anni, buttandoli sulle spalle dei nostri figli e nipoti, e se cambierà l’amministrazione di qualsiasi colore essa sia, questa sarà costretta a limitare gli investimenti .
Con la crisi economica attuale che vede molte famiglie sprofondare nella povertà, riteniamo non opportune politicamente queste prese di posizione che tradiscono una mancanza di idea della città, una sorta di confusa progettualità del futuro. Ma quando il suolo edificabile sarà finito, come si svilupperà Civitanova Marche? Non saranno importanti gli oneri di urbanizzazione, ma le idee e la creatività relative allo sviluppo dei giovani . Poi le perplessità diventano quasi insormontabili se si pensa all’autodifesa dell’assessore alle politiche sociali su come e quanto sono state aiutate le famiglie con l’edilizia popolare. Cifre irrisorie su una popolazione che supera i 40.000 abitanti, ma non era stata approvata una consulta? Che fine ha fatto?
Riteniamo che le 30 mila euro, pagate con le tasse dei Cittadini, anziché andare al monumento alla cavalleria dovrebbero essere messe a disposizione, con ulteriori eventuali fondi, a favore delle famiglie in difficoltà economica”.

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