ERRORI NEL BILANCIO CONSOLIDATO PER 1.415.308,61. ESPOSTO A PROCURA E CORTE DEI CONTI

Errori nel bilancio consolidato. Esposto a Procura e Corte dei conti
“Il bilancio consolidato è sbagliato per 1.415.308,61 euro e momento in cui un Assessore al Bilancio lo confessa, tardivamente, per poi trincerarsi dietro un puro tecnicismo, per altro non corretto come si vedrà in seguito, non le rimane che depositare le sue dimissioni dall’incarico per manifesta inadeguatezza”. Alzano il tiro Stefano Massimiliano Ghio e Pier Paolo Rossi dopo il caso del bilancio consolidato sbagliato e annunciano esposti alla Procura e alla Corte dei Conti. Sottolineano la gravità di quanto accaduto “maggiorata dal fatto – dicono – che, prima di arrivare alle diffide ed alle risposte da parte dei Revisori dei conti, in aula Consigliare l’amministrazione non si è degnata di prendere nota del contestato errore assumendo l’atteggiamento delle tre scimmiette (non vedo, non sento, non parlo), dimostrando tutta la sua supponenza e negandosi la possibilità di correggere ciò che doveva correggere per evitare questa magra figura”.
All’assessore Roberta Belletti che ha giustificato il tutto definendo l’errore non rilevante replicano “che 1.415.308 euro non sono bruscolini! Una amministrazione deve garantire ai suoi cittadini che sa fare di conto! Per altro per le competenze del Sindaco, dell’Assessore, del dirigente, del funzionario, della società di consulenza e dei Revisori dei conti, i cittadini, a spanne, pagano oltre 15.000 al mese.
Se lor signori pensano che a ciò i cittadini siano indifferenti, buon per loro”.
In merito all’esito dei controlli “ci si chiede – aggiungono -come mai questi siano stati fatti solo sugli errori segnalati da un avvocato, un architetto e un vignettista e non su altro. Ma la domanda delle domande è: abbiamo la garanzia che non ce ne siano altri?”. Per Ghio e Rossi gli errori emersi “rappresentano un vulnus per le scritture contabili e i revisori dei conti, in favore prima di sé stessi e poi dell’Amministrazione, ricordano che ‘un parametro di determinazione della significatività complessiva viene individuato in un range che va da un minimo dell’1% ad un massimo del 3%’.
Premesso che tale range è posto a garanzia dei controllori, ad un cittadino dovrebbe stare bene il fatto che un Sindaco o un assessore al Bilancio possano sbagliare un bilancio?”. “Sarà materia – concludono – per la Procura della Repubblica e per la Corte dei Conti”.

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