ERITREA, GIULIO SILENZI LANCIA UNA NUOVA ASSOCIAZIONE

eritrea-03Un’incontro l’altra sera a Civitanova Marche in uno schalet sul mare, per parlare dell’ Eritrea. In molti hanno raccolto l’invito di Giulio Silenzi, che attraverso Facebook, ha dato il via ad una importante campagna di informazione e sensibilizzazione che vede il nascere di un’associazione che si occuperà di progetti di solidarietà a favore delle popolazioni Eritree. In realtà si tratta
di proseguire un cammino già intrapreso dalla Regione Marche e dalla Provincia di Macerata che negli anni ha visto la realizzazione, nel territorio africano, di opere di primaria necessità per le popolazioni del luogo. Ad esempio è stato costruito un mulino per la molitura di cereali; è stata sostenuta la ripresa della pesca; attivata la formazione professionale informatica per la Municipalità di Massawa e, col contributo in particolare della provincia di Macerata -che purtroppo con il cambio di Amministrazione non ha dato seguito ai progetti- è stato realizzato il modulo sanitario per le emergenza MAPI-H, che, a pieno regime ha contribuito a risolvere i più importanti problemi di emergenza sanitaria, fornendo alla popolazione del villaggio di Buja, donne,anziani e bambini in particolare, i presidi essenziali in questo sperduto altipiano desertico, in una delle zone più calde al mondo e che ha rappresentato un modello di intervento che il Governo Eritreo ha indicato alla Comunità Internazionale come un esempio da seguire. I benefici, sono stati notevoli: al deserto della Dancalia è stata sottratta un’area di oltre 300 ettari; e per la prima volta dopo la stagione delle piogge, la piana di Walten, estesa oltre 200 ettari, ha potuto produrre mais e sorgo in quantità per circa 400 famiglie; la presenza del mulino ha di fatto azzerato il tempo, e la fatica, che occorreva per macinare le granaglie a circa 80 chilometri da Buya. Per non rendere dunque vano il lavoro fin qui fatto e dare vita a nuovi progetti, è scaturita l’esigenza di costituire un’associazione alla quale sono chiamati ad aderire quanti vorranno dare un contributo non soltanto dal punto di vista economico ma realmente fattivo: “quello che conta è la disponibilità, ha sostenuto Silenzi”. La futura associazione parte già avvantaggiata, potendo contare su una base operativa proprio in Eritrea, grazie a Mebratu Salomon e alla Iscos, associazione non governativa della Cisl.

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