ERA ACCAUSATO DI OLTRAGGIO A PUBBLICO UFFICIALE, IL TRIBUNALE LO ASSOLVE

Civitanova Marche, movida notturna, qualche bicchiere di troppo, l’uscita a tarda ora, le 5 dell’11/5/14, da un noto locale ed A.R. si mette al volante quando si imbatte nella pattuglia della polizia stradale in servizio di prevenzione stragi del sabato sera: l’etilometro accerta lo stato di ebbrezza alcolica, seguono immediatamente il verbale ed il ritiro della patente, qualche parola di troppo e scatta l’imputazione per oltraggio a pubblico ufficiale, reato che pure senza aggravanti viene sanzionato con la reclusione anche fino a tre anni.
Citazione diretta a giudizio e presso il Tribunale di Macerata il processo rubricato R.G.N.R. mod.21 n.3393/14: giudizio abbreviato secco, discussione, assoluzione con formula piena da parte del dott. Giovanni Maria Manzoni perché il fatto non costituisce reato.
“Il 341 bis c.p. pretende più di tre agenti perché l’oltraggio a pubblico ufficiale possa dirsi integrato. L’ingiuria deve essere sentita da “estranei” ovvero da soggetti altri rispetto ai pubblici ufficiali coinvolti ed in numero sufficiente e tale da ingenerare un effettivo danno di immagine, questa la linea difensiva sostenuta, che se troverà conforto nelle motivazioni che seguiranno alla lettura odierna del dispositivo della sentenza aprirà nuovi scenari nelle relazioni tra forze dell’ordine ed utenti della strada”.

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