DOPO L’ANTEPRIMA ANCHE IL VENERDÌ DI VITA VITA È STATO UN FLOP

Vita vita, dopo quello di Civitanova Alta sabato scorso, ieri sera un altro flop. Il vuoto in centro veramente imbarazzante, gli eventi programmati per le 21.30 spostati di oltre un’ora per non far esibire gli artisti nella desolazione di platee assenti. Un po’ di gente si e’ vista dopo le 22.30, ma siamo lontani dalle folle del passato. Il flop ha molto a che fare con l’incapacità dell’amministrazione Ciarapica di valorizzare un evento che e’ sempre stato garanzia di afflusso di migliaia di persone. Ma, già lo scorso anno il duo Ciarapica-Gabellieri ha dimostrato carenze organizzative, quest’anno confermate e perfino peggiorate. Un danno per la città, un danno anche per la categoria dei commercianti. Ieri pomeriggio corso Umberto è stato chiuso traffico per consentire l’allestimento delle postazioni di spettacolo, ma nessuno si è preoccupato di avvertire i negozianti in centro. La cartellonistica messa in strada indicava per la giornata di sabato (oggi) il divieto temporaneo di sosta e di transito, ma il venerdì i commercianti si sono trovati a fare i conti con divieti di cui nessuno li aveva messi a conoscenza. E a quelli di loro che hanno lamentato il problema ci ha pensato la segretaria del sindaco, Claudia Giulietti, a bacchettarli e a spiegare che il Comune non aveva nessun obbligo di avvertire. Autoreferenziali a Palazzo Sforza dove però nutrivano grandi speranze per Vita Vita al punto da emettere una ordinanza in cui prevedevano anche per la giornata di venerdì la presenza di migliaia di persone. Non pervenute ieri. Perché di Vita Vita poco sapevano anche i cittadini. Scarse le informazioni fornite dall’amministrazione, depliant distribuiti male, lasciati sui tavoli di qualche bar, ma il programma era sconosciuto alla stragrande maggioranza. Negli ultimi due anni il format voluto dal sindaco Ciarapica, non funziona: ha triplicato le serate e pure i costi. Oggi, serata conclusiva. Come ogni sabato Civitanova dovrebbe riempirsi per quella capacità che la città – indipendentemente dai Ciarapica o Gabellieri di turno – ha di farsi bella e accogliente, si spera anche per fare il pieno e dare ossigeno a Vita Vita. Poi occorrera’ tracciare un bilancio, quanto si è speso e con quale ritorno per la città.
Di Vera Spanò

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