Ricorrendo alla saggezza popolare potremmo dire: “tanto tuonò che piovve” . Dopo quattro anni di bilancio in perdita, all’Atac non è rimasto altro da fare che ridurre il capitale sociale per ripianare le perdite di bilancio 2009. L’assemblea convocata lo scorso 19 gennaio si è trovata davanti un bilancio chiuso con una perdita di 475 mila euro, di poco inferiore a quella registrata nel 2008. In considerazione del fatto che per legge non ci può essere un rifinanziamento da parte del Comune (socio unico) la scelta è stata forzata. Una decisione che evidenzia le difficoltà che l’azienda attraversa e che dovrà dunque affrontare senza “l’aiuto” di aumenti di capitale, trasferimenti straordinari, aperture di credito e via dicendo. La riduzione è arrivata dopo le aspre polemiche che nei giorni scorsi hanno visto i protagonisti –l’ex presidente Baioni e il sindaco Mobili- scambiarsi reciproche accuse con Baioni in prima linea a sostenere che quando l’amministrazione era in difficoltà, non potendo sforare i patti di stabilità, ha politicamente coinvolto l’Atac che ha assorbito alcuni servizi che come nel caso della pubblica illuminazione sono stati in perdita.