DANNI MALTEMPO, “IL GOVERNO DEVE FARSENE CARICO…ALTRO CHE LE BUGIE DI CAPPONI”

“Non esistono scuse, né si può cambiare la realtà dei fatti: l’alluvione che ha colpito le Marche l’1 e il 2 marzo scorsi, è una tragedia della quale il Governo deve farsi carico, non lasciando al proprio destino la Regione Marche, le Provincie e i Comuni colpiti, i lavoratori, le imprese, gli agricoltori, i privati cittadini. Tre vittime, danni prodotti a tutto il reticolo idrografico, all’intero litorale marchigiano, con compromissione delle infrastrutture turistiche, ferroviarie e viarie presenti sulla costa, danni ai ponti, alle infrastrutture elettriche, telefoniche, acquedottistiche, fognarie e per la distribuzione del gas metano. Danni alle attività produttive agricole, artigianali, commerciali e dei servizi, danni ai privati con evacuazione di abitazioni. Gravi conseguenze sono derivate inoltre dalla necessità di allontanare e smaltire tonnellate di rifiuti eterogenei. Un bilancio stimato dalla Protezione Civile delle Marche ( circa 800 volontari di protezione civile hanno operato quotidianamente nei giorni dell’ emergenza) di circa 493 milioni di euro di danni oltre ai danni al settore agricolo di importo quasi corrispondente. Di questi decine di milioni di euro sono già stati spesi dalla Regione, da Comuni e Province per interventi effettuati nella fase emergenziale, con la spada di Damocle del patto di stabilità sopra la testa.” Così interviene Paola Giorgi consigliere regionale dell’Idv che poi aggiunge “Altro che le favole di Capponi. Il Governo non può voltare le spalle alla nostra Regione, non siamo cittadini di serie B. La Regione Marche e i parlamentari marchigiani di centro sinistra si sono subito attivati in tutte le direzioni possibili per contrastare l’assurda “Tassa sulla Disgrazia” inventata da questo Governo . Una norma, che secondo il parere del Prof. Valerio Onida, presidente emerito della Corte Costituzionale, presenta profili di incostituzionalità e alla quale la Regione Marche si è opposta con l’impugnazione presso la Corte stessa. Proprio lunedì si sono discusse alla Camera due mozioni presentate dai deputati non solo marchigiani al fine di proporre una norma che autorizza la deroga alle disposizioni del decreto mille proroghe, ma la votazione non è ancora stata calendarizzata. La Regione, oltre ad aver avanzato più volte richieste formali a Berlusconi e Tremonti, per incontri e sollecitazioni, richieste mai evase, ha subito attivato un Fondo di Garanzia per consentire alle aziende colpite di poter accedere a mutui bancari e arginare i danni subiti. Per quanto riguarda i danni infrastrutturali, stimati intorno ai 360 milioni di euro molto legati al rischio idrogeologico, occorre fare una precisazione importante:in merito alle manutenzioni del suolo e dei corsi d’acqua, il Ministero dell’ Ambiente, per circa dieci anni, non ha assegnato risorse alle Regioni per tale attività; solo nel 2010, finalmente è stato istituito un apposito fondo e la Regione Marche, prima in Italia, ha sottoscritto un accordo di programma nel novembre del 2010, cioè prima dell’ alluvione. Paradossalmente, proprio nei giorni dell’ alluvione, il 2 marzo il Ministero ha comunicato che l’ammontare dell’ accordo veniva ridotto del 10% proprio per finanziare gli interventi a favore delle Regioni Veneto, Liguria, Campania e provincia di Messina interessate da eventi analoghi a quello della nostra Regione. Da ricordare inoltre, evidenziando di nuovo il grande lavoro che ha svolto e sta svolgendo la protezione Civile delle Marche, è importante ricordare che lo Stato con le finanziarie 2009, 2010, e 2011 non ha più finanziato il fondo di protezione civile che portava alla nostra Regioni risorse in gran parte assegnate a Comuni, Province proprio per intervenire nelle situazioni emergenziali a livello locale. Questo Governo ha messo le Regioni in seria difficoltà per opere di prevenzioni, cancellando risorse fondamentali, ora, chiede che siano i cittadini a pagare, due volte, i disastri di un elemento calamitoso violento. Il Governo ha buttato via 350 milioni di euro non accorpando referendum e elezioni amministrative. Questo governo ha regalato 5 miliardi di euro di soldi pubblici alla Libia per affari di pochi, facendo sfrecciare sui cieli di Tripoli le Frecce Tricolori, salvo poi sostutuirle con i nostri caccia bombardieri. Un Governo irresponsabile che non ha dimostrato nessuna disponibilità verso la nostra Regione, le sue Istituzione e i suoi cittadini. Questi sono i fatti. Altro che le bugie di Capponi.

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