DALL’EVENTO “LA STRADA DELLE RIFORME” L’IMPEGNO A COSTRUIRE INSIEME LA SANITÀ DEL FUTURO

Nel corso dell’incontro che c’è stato nel centro civico di Fontespina promosso dal PD Marche e dal gruppo consiliare, che ha avuto come titolo: “La strada delle riforme”, è emerso il grande impegno che il governo regionale sta portando avanti nel territorio marchigiano. Come annunciato hanno partecipato il presidente della regione Marche, Luca Ceriscioli, il segretario del PD Marche, Francesco Comi, l’assessore regionale Angelo Sciapichetti, il consigliere regionale Francesco Micucci e ovviamente nutrita è stata la presenza del PD locale dal segretario nonché capogruppo consiliare Mirella Franco e vari assessori e consiglieri comunali, È intervenuto anche il sindaco Tommaso Claudio Corvatta.
Per ovvi motivi di brevità, cerchiamo di circoscrivere l’argomento dell’ospedale che in questo momento è al centro di tutta una serie di valutazioni che stanno ingenerando, anche per motivi di opportunità com’ è stato rilevato, una forte preoccupazione nella cittadinanza.
Proprio per questo riportiamo innanzitutto la dichiarazione che Ceriscioli ha rilasciato poco prima dell’inizio dei lavori. “Un dibattito quello che è in corso a Civitanova Marche – ha detto il governatore delle Marche – che abbiamo vissuto qualche anno fa a Pesaro ed è tuttora in corso: allora si parlava di un ospedale unico fra Fano e Pesaro e ora quel dibattito vecchio sta riemergendo. Non si chiude un bel niente, dal momento che si tratta di un progetto di riordino generale degli ospedali per acuti che per avere la qualità necessaria devono avere strutture qualificate e valide. Nella normativa è previsto che i bacini ottimali vanno dalle 150.000 ai 300.000 abitanti per avere ospedali di questa natura. Non hanno pertanto senso le affermazioni: si chiude Civitanova oppure si chiude Macerata, dal momento che si va in un’altra direzione e il più delle volte chi solleva questi scenari non ha nessun tipo di progetto. Il messaggio importante da dare ai cittadini è quello che noi puntiamo a potenziare la sanità, a dare più qualità”. Ceriscioli ha poi puntualizzato il finanziamento di circa due milioni di euro che riguarderà il nosocomio cittadino per il dipartimento di emergenza e accettazione, “ a testimonianza – ha puntualizzato Ceriscioli – che lo sforzo nostro è quello di investire e non di togliere”.
Ritornando agli aspetti di de l’incontro, c’è stato il saluto iniziale di Mirella Franco che ha ringraziato il PD Marche “per una iniziativa – ha detto – che ci consente di guardare al territorio, recependo quello che il territorio ci comunica, una campagna di ascolto sempre positiva”. La Franco ha parlato degli attacchi pesanti che si fanno in merito alla chiusura dell’ospedale, “attacchi – ha sottolineato – assolutamente gratuiti e strumentali”.
Le ha fatto seguito, il segretario Comi che si è soffermato sui vari problemi che sono al tappeto, premettendo che: “ non abbiamo paura del cambiamento, di incontrare i cittadini, gli amministratori e con loro condividere la parte difficile che abbiamo di fronte. Il senso di questi incontri è quello di parlare delle riforme che dovremo portare insieme avanti nei prossimi anni, ascoltando il parere, il contributo dei cittadini, dal momento che non possiamo più perdere le occasioni che si presentano”. Comi si è lungamente soffermato su D.L. 70 del 2015 che prevede il nuovo volto della sanità che ha subito nel corso degli ultimi anni tanti ritardi, per cui tocca ora al governo Renzi il difficile compito di attuazione.
Da parte del consigliere regionale Micucci, la soddisfazione per la partecipazione che l’incontro ha avuto “è che ci consente – ha detto – di ascoltare il parere della platea che rappresenta un obiettivo che ci siamo posti da tempo”. Riferendosi alle preoccupazioni che da più parti emergono in merito alla sanità, Micucci si è detto meravigliato del fatto, che “oggi, paradossalmente, coloro che facevano questo tipo di interventi e che si trovano dall’altra parte della barricata – ha puntualizzato – sostengono che bisognerebbe mantenere quello che c’era prima, confidando sul fatto che il cambiamento crea sempre uno stato di apprensione”. Ha quindi accennato alle riforme che attendono l’ente regionale, che vanno dai trasporti, alla legge urbanistica del territorio, annunciate negli anni e che ora hanno concrete possibilità di realizzazione. Non ha trascurato anche i problemi della pesca e in particolare delle vongolare.
Seguito con tanta attenzione l’intervento del sindaco Corvatta, per il quale parlare di razionalizzazione “va bene – ha detto – ma dobbiamo farla veramente, ovvero non nascondendo la riduzione delle spese, dal momento che se questa fosse realmente la necessità, non è pensabile chiamare le cose in maniera diversa e non è pensabile fare degli allarmismi”. Il sindaco, riferendosi a quanto sta venendo avanti nel fermano in merito alla realizzazione di un ospedale di qualità migliore di quello esistente, non ha sottaciuto il fatto “che quella struttura rischia di confliggere con le esigenze del nostro territorio, per cui si deve aprire una riflessione su come l’ospedale costruendo di Fermo, si va ad incastrare nella sanità regionale e a collaborare o confliggere con la nostra sanità”.
Difficile soffermarci sui contenuti degli interventi che hanno fatto da corona all’ampio dibattito che c’è stato, riportando come voce di approfondimento delle tematiche venute avanti, quella del vice sindaco Giulio Silenzi, per il quale “il PD regionale – ha detto – sta portando avanti con coraggio dall’inizio della legislatura un cambiamento che cerca di migliorare le cose. Sulla sanità dobbiamo smettere di specularci sopra perché parliamo della salute delle persone: dobbiamo pertanto usare un linguaggio di verità, che aiuti a capire come rispondere ai bisogni dei cittadini, in una sanità che sta cambiando in termini di tecnologia, di cure, frontiere completamente aperte alle quali non possiamo dare le risposte dell’oggi e dello ieri”. Silenzi ha fatto cenno “alla destra populista che cavalca le paure, le emozioni, le corde profonde delle persone, di ognuno di noi, dal momento che quando si ha bisogno occorrono risposte adeguate”. Il vice sindaco ha quindi fatto un preciso riferimento alle preoccupazioni che erano state fatte sul reparto di oncologia che invece ha avuto un incremento di funzionalità e di riconoscimenti. Dopo aver accennato che a questo punto è necessario fare un atto di civiltà sui problemi della sanità, Silenzi ha proposto di intitolare il reparto di ginecologia allo scomparso dottor Antonio Iannino.
L’incontro si è,concluso con un’ampia serie di risposte che Ceriscioli ha fornito in merito alle delucidazioni, richieste.
Sanità Fontespina 2

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