CONCORSO PER VIGILI URBANI. I CONSIGLIERI D’OPPOSIZIONE PRESENTANO UN ESPOSTO ALL’ANAC PER SEGNALARE ALCUNE ANOMALIE

I consiglieri di opposizione Giulio Silenzi, Yuri Rosati, Mirella Franco, Stefano Mei, Stefano Massimiliano Ghio, Pier Paolo Rossi, Marco Poeta e Tommaso Claudio Corvatta hanno presentato all’ANAC e per conoscenza alla Prefettura ed alla Procura della Repubblica un esposto in merito al concorso pubblico per titoli ed esami per n. 3 posti di Agente di Polizia Locale che si sta tenendo in queste settimane a Civitanova Marche.
I consiglieri rilevano una serie di anomalie nella nomina della Commissione di esame che partono dalla identificazione dei componenti che, contrariamente a quanto dispone la legge, venivano indentificati previa acquisizione delle indicazioni da parte degli organi di governo (“acquisite le indicazione da parte dell’Amministrazione”), come riferiscono le stesse determine dirigenziali, con ciò integrandosi una inammissibile ingerenza del potere politico sugli organi amministrativi aggravate dal fatto che le suddette indicazioni non venivano palesate formalmente in atti (e quindi non conoscibili) seppure richiamate nelle determine di nomina della Commissione.
A questa grave ingerenza si sommano altre questioni di legittimità sulle rinunce di alcuni componenti e sulla loro sostituzione mancando ad esempio l’assunzione della Presidenza della Commissione da parte del Segretario Generale dovuta per legge in caso di dimissione della Presidente di Commissione (nel caso le dimissioni della D.ssa Maria Palazzetti).
O ancora la presenza in commissione del Comandante della Polizia Municipale di Numana già Presidente dell’Associazione Nazionale Polizia Locale la quale organizzava i corsi di formazione per gli aspiranti agenti di Polizia locale a Falconara e Civitanova nei mesi successivi alla pubblicazione del bando di concorso. Ovvia quanto meno la inopportunità della sua presenza in commissione di esame.
I consiglieri quindi evidenziano una serie di irregolarità che inficiano i principi che ispirano i criteri di oggettività e imparzialità per gli aspiranti al posto di lavoro che indurrebbero ad una immediata sospensione della procedura per ricondurre il tutto a norma.
Ciò è quanto si chiede alle autorità auspicando per altro che gli stessi uffici comunali competenti provvedano in conformità a quanto richiesto attraverso l’istituto della sospensione della procedura e dell’annullamento in autotutela degli atti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *