CIVITANOVA, SPESE ALLEGRE… PER IL CARNEVALE

Pubblicati dal Comune i costi sostenuti per organizzare il Carnevale 2024 e che ammontano a 33.553 euro, la gran parte assorbiti dal cachet e dallo spettacolo collegato alla presenza della soubrette-presentatrice Anna Falchi, per una cifra finale di ben 16.470 euro presentato dalla ditta Mister Sound. Sono somme molto superiori a quelle di tutti i Comuni vicini. Prendendo a riferimento le iniziative per il Carnevale con la presenza, altrove, di carri allegorici che rappresentano la spesa maggiore, abbiamo verificato che al Comune di Macerata è costato 10.000 euro, al Comune di Porto Sant’Elpidio 14.000, a Fermo 18.000 euro, a Montecosaro 8.000, a Monturano 11.000 euro. In molti casi in collaborazione con le Pro loco che hanno trovato anche pubblicità da privati. Manifestazioni che hanno fatto il pienone di gente, con strade e piazze affollatissime, presenti i carri allegorici e i gruppi mascherati, con divertimento e originalità ma senza spendere eccessive risorse pubbliche per ingrassare le tasche dei Vip.
E’ un modo differente quello dei ‘vicini’, rispetto all’amministrazione civitanovese, di usare i soldi dei cittadini per una manifestazione che vede la giunta Ciarapica incapace – a differenza degli anni passati – anche di proporre la tradizionale sfilata dei carri allegorici oltre ai gruppi mascherati, ai quali peraltro destina le briciole (appena 300 euro ognuno, 4.500 in tutto) preferendo pagare per allestire, il Martedì Grasso, una tensostruttura al Lido Cluana dentro cui sono state confinate famiglie e bambini e costata 5.830 euro di cui 4.880 per il tendone tirato su dalla ditta Italia Allestimenti più 500 euro per il riscaldamento. Poche centinaia di persone sono potute entrare a fronte delle migliaia che avrebbero potuto festeggiare all’aperto in una giornata serena con la temperatura a 20 gradi. Tanti soldi usati come coriandoli, dal sindaco Ciarapica, gettati dalla finestra per una comparsata e foto buone per i suoi post con la costosa soubrette di turno. E pensare che il Comune destina solo 2.000 euro di contributo all’ANT, associazione che fornisce assistenza medico specialistica gratuita a casa dei malati di tumore senza alcun costo per le famiglie e agisce molto a Civitanova. C’è da rimanere esterrefatti.
Giulio Silenzi

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