CIVITANOVA: PARTECIPATO L’INCONTRO SULLA CULTURA DI GENERE

Una non stop, dal pomeriggio a sera inoltrata, per parlare di educazione all’affettività e cultura di genere si è svolta nel giardino della fiera a Civitanova mercoledì 22 luglio. In tanti hanno risposto all’invito degli organizzatori, le associazioni Donne di Mondo, Las Safinas, Diritto Forte e con il Patrocinio del Comune di Civitanova, Assessorato Pari Opportunità e dell’Ordine degli Psicologi della Regione Marche.

Hanno aperto l’iniziativa le letture di alcuni dei libri proibiti dal Sindaco di Venezia da parte di Elena Carrano, coordinatrice provinciale del progetto Nati per Leggere, che ha sottolineato l’importanza della lettura per costruire una relazione tra genitori e figli e quanto sia più rilevante il modello genitoriale responsivo rispetto al contenuto specifico del libro che rappresenta sempre comunque un oggetto rassicurante e come riporta la locandina promozionale è nemico dell’ignoranza.

Una scelta quella del Sindaco di Venezia scellerata che riporta ai tempi bui della censura. Nella sua lista di prescrizione ci sono grandi classici della letteratura per l’infanzia che hanno ricevuto prestigiosi premi internazionali, una scelta che ha scatenato in tutta Italia una reazione forte di ribellione e paradossalmente ha impennato la diffusione dei titoli da lui selezionati che i presenti hanno potuto oltre che ascoltare, leggere e visionare grazie all’esposizione allestita dalla Bottega del Libro di Macerata.

Alla conferenza-dibattito della sera sono intervenute, dopo il saluto pacificatore del Sindaco Corvatta e quello più nel merito del’Assessora Cecchetti, Silvana Zechini dell’Ordine degli psicologi delle Marche, Monica Lanfranco giornalista e formatrice sui temi delle differenza di genere e Greetje Van Der Veer della Chiesa Metodista delle Marche.

Tre prospettive diverse per affrontare la questione delle differenze di genere poste alla base del discusso ddl Fedeli. Le parole chiave per la Zechini sono relazione, identità che sono alla base dell’affettività e il mondo della scuola ha un ruolo fondamentale per costruire la cultura delle relazioni e affrontare le difficoltà più diffuse come la dispersione scolastica, il bullismo, il cyber bullismo, le situazioni familiari complesse. Costruire relazioni fatte di cura, presenza, costanza.

Rimane nel mondo della scuola anche la Lanfranco che riporta alcuni episodi per evidenziare quanto siano drammaticamente diffusi l’omofobia e il sessismo tra i più giovani. E invita a parlare maggiormente e con più libertà di desiderio e piacere per superare la paura del corpo femminile.

La prospettiva religiosa di Van Der Veer smonta la visione della famiglia naturale come millenaria riportando molteplici esempi profondamente distanti da questa attuale convinzione a partire provocatoriamente da Adamo ed Eva che non erano certo sposati!.

Il dibattito che è seguito ha dato voce alla pluralità di pensiero, tra gli interventi toccante e incisivo quello di Maria Cristina Mochi, della Agedo (Associazione genitori di omosessuali) che ha parlato di suo figlio, lei cattolica praticante come parte di questo mondo e non come un mondo a parte.

Quello è emerso è che l’Italia nella cultura del rispetto e dei diritti civili rispetto all’Europa è ancora molto indietro ma sta gettando le basi per recuperare la distanza.
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