CIVITANOVA: FURTO ALL’ABA, ARRESTATO UN TUNISINO ED UN FOGGIANO

carabinieri-arrestoUna segnalazione di un furto in un negozio di abbigliamento di civitanova giungeva, alle forze di polizia, questa mattina all’alba. La vigilanza privata era transitata sul luogo pochi istanti dopo; era stato segnalato un veicolo con a bordo due o tre persone che avevano asportato alcuni capi dagli scaffali di un negozio di griffe. Sul territorio erano impegnate tre pattuglie della Compagnia di Civitanova: radiomobile, Morrovalle e Porto Recanati. Le ricerche erano immediate e venivano istituiti posti di controllo lungo le arterie principali. Il modello del veicolo da ricercare non era stato chiaramente descritto ma, negli ultimi giorni, era giunte numerose segnalazioni di una BMW che molti cittadini notavano con sospetto girare spesso di notte. E proprio in questo piano di controllo del territorio che il radiomobile intercettava una BMW sulla statale a Porto Potenza Picena. A bordo c’erano due albanesi ed un tunisino; quest’ultimo una “vecchia conoscenza” perché responsabile, più volte, di reati contro il patrimonio e connessi agli stupefacenti. Per le circostanze di tempo e luogo, poco dopo un furto, scattavano i controlli più approfonditi nei confronti dei tre. Il veicolo era totalmente sprovvisto di assicurazione, era intestato ad uno dei due albanesi. Il tunisino, S.T. di 26 anni, risultava persino clandestino. Molti
reati li aveva commessi in provincia, abitava all’house. Da qualche tempo non era stato più notato in zona; a Pescara gli era stato intimato, con decreto del locale Prefetto, di lasciare lo Stato italiano. Risultava inottemperante e per tale ragione, stamattina, è stato tratto in arresto.
Chiarita, comunque, la posizione dei tre. Provenivano da un locale notturno i Porto Potenza e, col furto a Civitanova, non avevano alcun collegamento.
Il veicolo, senza assicurazione, è stato sottoposto a sequestro. Ma i controlli perduravano e a Porto Recanati, sempre all’alba, veniva intercettato dai Carabinieri del luogo un foggiano, G.D. di 35 anni. Anche lui noto ai carabinieri della compagnia di civitanova per aver commesso in zona vari reati. La mattina dell’undici di settembre del 2006 aveva addirittura aggredito e provocato lesioni a due carabinieri di Porto Recanati che erano intervenuti ad un bar del centro dove era stato segnalato che stava arrecando problemi. I militari lo cercavano oggi perché deve espiare ancora sei mesi, in forza di un decreto di ripristino di ordine d’esecuzione emesso dal Tribunale maceratese negli scorsi giorni. E gli stessi carabinieri di Porto Recanati hanno attuato il provvedimento della magistratura, traducendolo alla casa circondariale di Ancona.

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