Cocaina per 300 clienti, avvocati, imprenditori, calciatori e impiegati, ceduta anche a credito, salvo poi recuperare con le minacce le somme dovute. E’ lo scenario dell’indagine ‘Taxi Grug’, condotta dalla polizia di Macerata fra Civitanova Marche e Porto Sant’Elpidio. Il pm di Macerata Andrea Belli ha chiesto il rinvio a giudizio per 38 indagati: 26 per concorso continuato in detenzione e spaccio di stupefacenti, 12 per favoreggiamento personale, e altri tre per estorsione. ‘Taxi Drug’ aveva preso il via nel settembre 2010 e gli accertamenti, svolti anche con pedinamenti e intercettazioni telefoniche, si sono conclusi nel marzo 2011. Il giro di stupefacenti (oltre un kg di cocaina sequestrato, più mezzo chilo di hascisc) ruotava attorno a quattro persone arrestate in flagranza di reato. Erano loro a gestire un gruppo di ‘cavalli’ che rivendevano la cocaina al dettaglio, di solito spostandosi in taxi. A volte le dosi venivano cedute a credito: se poi il cliente non saldava il debito, in tre passavano al ‘recupero crediti’ con metodi violenti. Un uomo che doveva restituire 2.700 euro si è visto sequestrare l’auto, altri tossicodipendenti, in stato di dipendenza totale dai ‘pusher’ hanno cercato di negare l’evidenza anche davanti ai documenti processuali. Oltre alla droga, gli agenti hanno sequestrato nel tempo una somma pari a 30 mila euro, frutto dello spaccio. Quasi tutti gli indagati sono disoccupati.
