CIVITANOVA: CENTRO DESTRA SPACCATO, NASCE L’ANCORA

palazzo-sforzaForti le accuse rivolte a chi oggi governa la città. Disturbando il grande Socrate e facendo nostra una frase a lui attribuita potremmo dire: “Tanto tuonò che piovve”, e i brevi temporali estivi, di cui Brini aveva parlato a proposito del momento di crisi attraversato dal Pdl civitanovese, non sono svaniti con la fine dell’estate ma hanno portato, per il partito di Berlusconi, serie conseguenze. La spaccatura annunciata, da qualcuno strumentalmente sminuita, oggi appare in tutta la sua evidenza. Renzo Foresi, Gabriele Troiani, Sergio Vastaroli, e Massimo Giampaoli , che nel mese di luglio avevano parlato dell’esigenza di un terzo polo, ora ufficializzano la nascita di un nuova lista con tanto di simbolo “L’Ancora per Civitanova” e fanno sapere di essere pronti al dialogo con chiunque tranne che con Brini e Mobili. Una presa di distanze che ha il sapore amaro per il centro destra civitanovese in quanto non si tratta di una costola che alla fine in termini di numeri continua a garantire il proprio appoggio, ma si tratta invece -come precisano gli stessi protagonisti- di “un laboratorio che vuole riportare la politica del confronto in una città ormai governata da piccole lobby e dove i cittadini non hanno più voce”. Insomma un discorso che verrebbe facile attribuire a chi ha deciso di fare opposizione visto che a Civitanova a governare da anni è proprio il centro destra. A Mobili che in passato aveva giudicato la decisione dei quattro di fuoriuscire dal Pdl come conseguenza di una spasmodica fame di poltrone fanno sapere che si sbaglia di grosso perché il “loro interesse” è quello della politica del fare. A proposito poi del cavalcavia della Quadrilatero, argomento questo oggi di punta dell’interesse cittadino, i quattro accusano il Sindaco di aver sbagliato quando, come assessore all’urbanistica, decise di aumentare il residenziale con una variante nell’area in cui doveva sorgere la sopraelevata.

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