CIVITANOVA: I DEBITI DEL BILANCIO “ELETTORALE” IPOTECANO IL FUTURO DELLA CITTA’

conferenza2Sei domande al sindaco sul bilancio. Le pone il Pd che dopo l’approvazione del documento da parte della giunta Mobili spulcia le cifre e parla di “bilancio elettorale che ipoteca il futuro della città perché il pareggio viene garantito da entrate straordinarie gonfiate e non documentate. Però, Mobili intanto spende per la sua campagna elettorale e poi chi vivrà vedrà”. E’ il giudizio di Giulio Silenzi, segretario del Pd, e dei consiglieri comunali Giorgio Palombini e Sergio Cognigni espressi in una conferenza stampa tutta dedicata ai conti 2011 della giunta. Nel dibattito che in aula ha preceduto il voto nessuno del centro destra, nemmeno il sindaco, ha argomentato le scelte fatte e nemmeno risposto agli interventi dell’opposizione. “Mobili non ha proferito parola e il silenzio è figlio dell’incapacità di rispondere alle nostre domande. Se questo era davvero il bilancio migliore, come hanno detto, come mai nessuno lo ha difeso?” chiede il Pd che snocciola le domande al sindaco. Eccole:
in questo bilancio le spese sono certe mentre parecchie delle entrate straordinarie sono gonfiate, perché non sono state legate determinate spese solo al verificarsi dell’entrata incerta?
Il Dirigente nel suo parere sostiene che la realizzazione degli investimenti inseriti nel previsionale metterebbe in crisi l’intero bilancio. Infatti sono previsti 23 milioni di euro di opere quando l’anno scorso sono stati contratti mutui per soli 3,3 milioni di euro. Quali sono le vere opere che verranno iniziate nel 2011 ?
Perché le farmacie comunali (ben 5) sono per la prima volta in assoluto in perdita di quasi 40 mila euro ?
Perché non si è provveduto ad incassare l’affitto dovuto dalle società che gestiscono rispettivamente il “Bar Maretto” ed il “Lido”?
Perché si continua a sostenere di non aver aumentato le tasse quando le stesse sono a livelli massimi?
La biblioteca comunale è frequentata giornalmente da centinaia di giovani civitanovesi, perché per il secondo anno consecutivo nel bilancio di previsione sono stati tagliati i fondi alla biblioteca ? E perché la maggioranza ha bocciato il nostro emendamento che aumentava di 30 mila euro il relativo fondo senza nessuna spiegazione ?
Il Pd ha proposte da offrire sul tavolo del confronto, mirate a monitorare la spesa. Prevedono di individuare le spese che in mancanza di incasso di partite straordinarie non verranno effettuate; elencare le opere che in base a un effettivo crono programma verranno iniziate nel 2011; portare in discussione in Consiglio Comunale la relazione semestrale, prevista dallo Statuto, che non è stata ancora depositata; aumentare il limite di reddito di esenzione da 7,5 mila euro a 15 mila euro per l’Addizionale IRPEF; aumentare il capitolo di spesa per la biblioteca di 30 mila euro; rivedere l’impianto totale delle partecipate, eliminando quelle che non servono ed accorpando i servizi su una o due società.
Ma sul bilancio il confronto finora non c’è stato. Nemmeno sulle relazioni firmate dal dirigente del settore comunale Finanze e dai Revisori dei Conti e in cui vengono espressi grossi dubbi sulla capacità del Comune di incassare le somme messe in bilancio per garantire l’equilibrio tra entrate e spese. Per il Pd “dirigente e revisori, visto quello che hanno scritto, dovevano assumersi la responsabilità di dare parere negativo al bilancio. Non ci si può limitare a generici consigli se non c’è certezza di incasso”. Nel mirino gli oneri di urbanizzazione: “non ci sono certezze documentali di questi incassi. Ma, pur di introitarli e finanziare le spese elettorali di Mobili spingeranno sulla cementificazione del territorio”. Anche il risultato delle Farmacie Spa è per il Pd “sbalorditivo, perché l’azienda è per la prima volta in deficit. Chi ha una farmacia incassa milioni e il Comune ne ha cinque e va in perdita. Come sbalorditivo è il fatto che una giunta che spende milioni sugli spettacoli, per il secondo anno consecutivo tagli i fondi destinati alla biblioteca comunale”. Quanto agli investimenti, Silenzi definisce “una pagliacciata l’elenco delle opere indicate nel 2011, tra le quali figurano progetti sui quali da anni il centro destra imposta le campagne elettorali. Assistiamo ancora una volta a una sfilza di promesse, a un bilancio poco serio, con cui prendono in giro i cittadini”.

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