CITTA’ VERDE: “QUADRILATERO, IL VALZER DI POLTRONE”

poltronissima

Da Città Verde riceviamo e pubblichiamo:

“Si potrebbe pensare che per seguire, decidere e verificare le scelte della Quadrilatero si debba avere una qualche competenza che francamente manca alla Quadrilatero: un botanico, un geologo,un paesaggista,un esperto in mobilità sostenibile,ecc.Nell’era della meritocrazia del governo del PDL le capacità e il merito dovrebbero contare. Dovrebbero contare ancor di più se le scelte le fa l’Anas ente strumentale che si occupa di opere strategiche di grande impatto come strade, infrastrutture,ecc. Si è rinnovato il Consiglio di Amministrazione della Quadrilatero e fra conferme e cambiamenti spicca un nome importante il Dott. Ermanno Pupo, noto in questo territorio non solo per essere stato un sostenitore della Quadrilatero,dirigente della Confindustria ma anche per essere di area Berlusconiana. Sia chiaro il Dott.Pupo avrà anche delle capacità ma indicato nel CDA dall’Anas lascia intravedere che la scelta non è stata esclusivamente tecnica come è logico aspettarsi dall’Anas.
L’indicazione data dall’Anas per il componente nel CDA si sia venuta dal territorio dagli enti locali. Ma quali enti locali? La Quadrilatero ha perso una occasione percorrendo logiche spartitorie a scapito di una svolta. Diversa sarebbe stato se l’Anas avesse indicato nel CDA una figura super parte di grande e provata sensibilità ambientale. Il Presidente della Provincia Capponi partecipando alla assemblea che ha nominato il nuovo CDA ha sollecitato alla Quadrilatero il completamento delle opere ma ha anche bussato a nuove realizzazioni. Guarda caso tutte sulla Pedemontana mentre per la costa, almeno nei resoconti riportati dalle agenzie di stampa, non ha sprecato una sola proposta. Noi non contestiamo le richieste del Presidente ma la Quadrilatero, la sua filosofia, le scelte collaterali, l’impatto sul territorio. Resta incomprensibile che pur nella logica del Presidente Capponi il perché non vi sia stata un preventiva consultazione con gli enti del territorio prima di indicare alla Quadrilatero anche nuove opere infrastrutturali e perché fra quelle indicate non ve ne sia una che riguardi la costa. Quello che non ci spieghiamo e perché il Presidente non abbia chiesto
alla Quadrilatero di mettersi a tavolino con il Comune di Civitanova Marche. Un ente locale determinante sul territorio non solo per la quota di PIL provinciale che produce ma essenzialmente perché ha un arretrato di infrastrutture e un gruppo di proposte che vanno dalla Metro di Superficie, parcheggi scambiatori, circonvallazioni, rotatorie, corsie di emergenza sulla Superstrada,ecc .Bisogni che rientrano pienamente in una politica ecosostenibile , di basso impatto ambientale ma di alto valore ambientale e di lotta all’inquinamento da traffico. E’ vero che sulle scelte della Quadrilatero il Comune di Civitanova assomiglia al Sig.Tentenna ma non è forse compito della Provincia, del Presidente raccordare e fare sintesi delle necessità dell’intero territorio? E’ questa visione che è mancata mentre la vecchia politica si è manifestata pienamente.

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