CICLABILE SUL CHIENTI, DA CIARAPICA “SOLO MEZZE VERITÀ E COMPARSATE”

Il Sindaco Ciarapica dichiara su un giornale online del fermano che “la pista ciclabile è tuttora fruibile e lo sarà sempre” ed attacca chi chiede chiarimenti sulle eventuali “connessioni tra inquinamento e realizzazione del ponte sul fiume Chienti.” dichiarazione che non sono andate giù ai Consiglieri Comunali di Centro Sinistra Mirella Paglialunga,  Francesco Micucci, Lidia Iezzi, Yuri Rosati,  Elisabetta Giorgini, Letizia Murri e Piero Gismondi che scrivono: “Come sempre Ciarapica evita di entrare nel merito della questione e, pur amministrando la città da ben sette anni, rimanda la sua assunzione di responsabilità, continua a comportarsi da candidato perennemente in campagna elettorale e va avanti solo per slogan e frasi fatte, tutte confutabili.
Da più di un anno i cittadini civitanovesi aspettano un’informazione trasparente e vera sull’esatta dimensione dell’inquinamento e chiedono certezze sulle prospettive e sui tempi della bonifica dell’arenile e della pista ciclabile.” I consiglieri di centro sinistra lo scorso 23 febbraio hanno depositato un’interrogazione sulla mancata realizzazione del ponte ciclopedonale sul Chienti che, secondo dichiarazioni pubblicizzate anche a mezzo stampa, doveva essere realizzato già per marzo 2024. “Sul lato fermano – sottolineano – la ciclovia adriatica e’ terminata il 22 luglio scorso ed arriva all’innesto della rampa da costruire. A Civitanova invece e’ totalmente da realizzare il ponte ciclopedonale che dovrebbe insistere proprio sull’area inquinata. Abbiamo chiesto al Sindaco Ciarapica quali siano le vere ragioni che stanno bloccando l’avvio dei lavori del ponte e se esistono connessioni fra i lavori programmati e le operazioni di bonifica del Basso Bacino del Chienti. La bonifica infatti compete, contrariamente alle affermazioni di Ciarapica, al Comune di Civitanova Marche. A tal proposito infatti la dirigente del Settore VI Gennarettini ha dichiarato, in premessa della nota prof. n. 5077 dl 23/01/2024 con cui ha indetto la conferenza dei servizi decisoria che, “ai sensi della L. R. 2006,n. 13 la bonifica delle aree individuate all’interno dell’ex sito di interesse nazionale denominato Basso Bacino del fiume Chienti spetta ai Comuni nel cui territorio ricadono le rispettive aree”. Siamo ancora in attesa di un cenno di riscontro all’interrogazione consiliare a cui Ciarapica non si degna di rispondere, ne’ in aula ne’ per iscritto.

Dal Sindaco di Civitanova Marche solo tanto silenzio, mezze verità e comparsate a piedi lungo un’area per la quale lui stesso ha disposto l’ordinanza n. 22 del 07/06/2023 in cui è dichiarata “la pericolosità dell’inquinamento in caso di ingestione o contatto dermico con il terreno” ed ha ordinato a tutti i frequentatori dell’area con campitura celeste ( area della pista ciclabile) il divieto di sedersi o sdraiarsi sul terreno e di evitare il contatto del terreno con tutte le parti scoperte del corpo.
Così come ha ordinato a tutti i frequentatori dell’area identificata con campitura rossa (arenile) il divieto di accesso alla stessa, pena multe salate ai sensi dell’art. 650 del codice penale”.
Oggi alla stampa fermana Ciarapica ha l’ardire di comunicare che “la pista ciclabile e’ tuttora fruibile e lo sarà sempre”. Voi credete alle sue mezze verità? Dimentica Ciarapica le limitazioni che la sua ordinanza impongono nel godere pienamente della pista ciclabile ma, cosa ancor più grave dimentica ( o non li ha letti??!!) gli esiti della conferenza dei servizi convocata in modalità asincrona: nel mese di marzo gli enti coinvolti, per diverse e gravi ragioni, non hanno approvato la rimodulazione del rischio, rimodulazione chiesta dal comune di Civitanova Marche nel luglio 2023 che di fatto ha solo ottenuto l’effetto di prendere tempo ed allungare i tempi dell’auspicata ed urgente bonifica dell’area interessata.
L’AST ha rimandato l’espressione del parere di competenza alla presentazione di un elaborato in cui si tenga conto anche della richiesta, in merito alla rimodulazione dei fattori di esposizione in-site, di “non limitare la frequenza giornaliera alle sole tre ore ma di considerare un tempo di esposizione pari a 24 ore”.
Il parere della provincia è anch’esso illuminante laddove si afferma che “si ritiene non approvabile il documento “analisi di rischio – sito specifica – rimodulazione AdR datato novembre 2023 e relative integrazioni” e si ritengono quindi non condivisibili le conclusioni riportate a causa della “non linearità del procedimento tale da creare incertezza nella valutazione della documentazione prodotta la quale risulta contraddittoria.”
Da notare che già la rimodulazione del rischio non era stata condivisa dagli enti preposti in occasione del tavolo tecnico del 4/12/23.
In conclusione: dalla consegna dell’analisi del rischio da parte del geologo Taddei avvenuta a gennaio 2023 l’amministrazione Ciarapica e’ ancora in alto mare ed i tempi si stanno allungando inesorabilmente, mentre la situazione dell’inquinamento non sembra essersi alleggerita o modificata.
Continuiamo quindi a ripetere che, prima delle prossime bandiere blu, verdi ecc.., il Sindaco debba rendere conto alla cittadinanza dello stato dell’arte della prevista bonifica del basso bacino fiume Chienti (arenile e pista ciclabile) ma debba anche informare la cittadinanza sui risultati delle analisi richieste dall’AST per l’area del tiro a volo, su cui insiste un edificio di proprietà comunale dato in gestione e frequentato da cittadini e lavoratori. Attendiamo – concludono i consiglieri – che il Sindaco illustri la reale tempistica della realizzazione del ponte ciclopedonale sul fiume Chienti e, con documenti alla mano, testimoni che non ci siano effettive interferenze fra la realizzazione dell’opera e la mancata bonifica dell’area inquinata visibile con campitura celeste nel documento allegato alla sua ordinanza.”

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