CENTRALE A BIOMASSE A CIVITANOVA, LA PROVINCIA SOSPENDA L’ESAME DEL PROGETTO

centrale-a-biomasse-a7“Dalla prima riunione della Giunta provinciale non ci aspettavamo decisioni stravolgenti ma un elemento di discontinuità sulle questioni che più allarmano e preoccupano i cittadini rispetto al passato si. Il rinnovo della decisione di abbancare rifiuti fuori provincia con forte aggravio dei costi che debbono sostenere i cittadini sulla tariffa perché siamo in emergenza è stato un atto dovuto. A questa decisione dovrebbe seguire con urgenza una rivisitazione del Piano Provinciale dei Rifiuti. Un Piano improntato all’obbiettivo di Rifiuti Zero capace di evitare Discariche massacranti del territorio e del paesaggio, lo spegnimento del camino del Cosmari, ecc.” All’indomani del primo incontro di giunta è l’associazione ambientalista Citt@verde ad intervenire. ” Quello che ci aspettavamo dalla riunione della giunta Provinciale e vogliamo sperare che ci sia è la volontà di recuperare in fretta è un indirizzo politico-amministativo sulla questione delle Centrali a Biomasse. Il nostro territorio è letteralmente aggredito dal proliferare di Centrali a Biomasse ed è preoccupante il prevalere di Centrali non legate a siti produttivi, dove la Cogenerazione e la Tricogenerazione è assente, dove il carburante è prevalentemente con combustibile non certamente di filiera corta ma proveniente da paesi esteri. Noi non abbiamo chiesto alla politica, alla Provincia di disattendere le leggi ma quanto di far calare queste all’interno di principi e indirizzi generali, di indicazioni e direttive europee che vedono al centro delle decisioni tecniche i diritti dei cittadini,i principi di concertazione e di precauzione. Dalla assunzione di queste responsabilità politiche discende la verifica degli impianti impattanti sulla salute, sul territorio e sull’ambiente. Questa presa di posizione esce dalla demagogia e facile ricerca di consenso con cui a volte ci si imbatte nelle discussioni ma entra nel merito dei diritti e della tutela della salute. Quello che chiediamo e continueremo a chiedere alla Provincia è di deliberare un atto di “autotutela” sospendendo, perché irricevibile e sbagliato, l’esame del progetto della centrale a Biomasse da 4.9 mega watt a Civitanova. Nel complesso quello che indichiamo è una scelta di campo responsabile che non solo la Provincia ma anche il Comune e la Regione debbono seguire tanto più se si considera che la nostra realtà locale è quella che ha al suo interno uno dei siti più inquinati dei 55 censiti dal Ministero dell’Ambiente. La nostra è una realtà assieme a tante altre nella Regione che ha adottato a causa dell’inquinamento dell’aria da PM10 limiti alla circolazione di alcune tipologie mezzi da trasporto privati. Questa presa di posizione da parte della Provincia di Macerata è importante perchè segnerebbe un dato di discontinuità politico-amministrativa, perché entra nel merito e si pone dalla parte dei cittadini e della tutela della salute. E’ su questi temi che il confronto politico sarà serrato nel nostro territorio e su questi tempi: Rifiuti, Fonti Energetiche alternative che si declineranno questioni strategiche come: Diritti, Salute, Ambiente e Partecipazione.”

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