CARABINIERE SPARO’ CONTRO AUTO IN FUGA E UCCISE UN 21ENNE. LA CASSAZIONE ANNULLA LA SENTENZA DI PROSCIOGLIMENTO

La Corte di Cassazione ha annullato con rinvio dinanzi al Tribunale di Ascoli la sentenza con la quale il 26 gennaio scorso il gup aveva prosciolto un carabiniere accusato di omicidio colposo causato dall’uso legittimo di armi. L’8 maggio del 2009 il militare, in servizio presso il comando provinciale di Ascoli, aveva sparato con l’arma d’ordinanza contro un’auto che aveva forzato un posto di blocco nei pressi di Castignano; il proiettile raggiunse ed uccise Olsi Ferracaku, 21 anni, albanese, che era a bordo dellaVolkswagen ‘Bora’. Il gup di Ascoli aveva emesso una sentenza di “non doversi procedere perchè il fatto non costituisce reato”, spiegando che il carabiniere non aveva commesso errori di valutazione e la morte di Ferracaku era stata quindi una tragica fatalità. Una sentenza impugnata sia dalla Procura di Ascoli, che aveva chiesto il rinvio a giudizio del carabiniere, sia dai familiari della vittima. La decisione della Cassazione apre ora le porte al processo carico del carabiniere.  I militari dell’Arma quella notte intervennero dopo la telefonata in centrale di un cittadino che aveva appena subito un tentativo di furto presso la sua abitazione a Ripaberarda da parte di ignoti malviventi, i quali, dopo essere stati scoperti e avere ingaggiato una breve colluttazione, erano fuggiti a bordo di un’auto. Una autoradio in servizio, accorsa immediatamente, tentò di fermare gli occupanti del mezzo per sottoporli a controllo, ma a seguito del forzo del posto di blocco la pattuglia dei carabinieri, uno dei quali fu colpito e sbattuto a terra dall’auto in fuga, sparò e un proiettile colpì alla nuca Olsi Ferracaku, già conosciuto alle forze di polizia.

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