BOCCIATO IN PRIMA ELEMENTARE. I GENITORI RICORRONO AL TAR CHE FISSA L’UDIENZA DOPO 13 ANNI

Bocciato in prima elementare, il Tar Marche nell’anno 2010 sospende la non ammissione alla classe successiva e l’alunno può iscriversi con riserva alla classe seconda. Dopo 13 anni, quando il ricorrente ormai ventenne ha già conseguito il diploma di scuola superiore,  viene fissata l’udienza di merito per la data del 21.12.2023 e viene emessa la sentenza.

Il caso.

Un alunno frequentante la prima elementare, nell’anno scolastico 2009/2010,  presso il Circolo didattico Via Ugo Bassi, Scuola Primaria “Silvio Zavatti”, con provvedimento del Consiglio di classe del 10 giugno 2010, non viene ammesso alla classe successiva.

I genitori del minore, con gli avvocati Letizia Murri e Luisella Cellini, ricorrono al Tar Marche per chiedere in via cautelare  la sospensione della bocciatura, adducendo comportamenti gravemente illegittimi da parte della scuola. Un caso più unico che raro, tanto che era risultato arduo trovare precedenti giurisprudenziali. Nel primo quadrimestre la valutazione era infatti di “sette” in tutte le materie e “sei” per il comportamento. A fine anno scolastico, dopo che al bambino erano stati comminati 13 giorni di sospensione dalle lezioni, la valutazione riportava diversi “cinque” e quindi poi l’inaspettata bocciatura. Ciò nonostante ad inizio anno scolastico i genitori avessero fatto presente alla scuola che il loro figlio aveva dovuto subìre sin dalla nascita un pesante iter sanitario per problemi di salute congeniti.

Il Tar accoglie la richiesta e con ordinanza del 21 luglio 2010 sospende la non ammissione dell’alunno alla classe successiva con la seguente motivazione “emergendo prima facie un’evidente ed ingiustificata discrasia fra la valutazione del primo e quella del secondo quadrimestre”.  

L’alunno viene iscritto con riserva alla classe seconda e prosegue regolarmente il suo iter di studi, senza interruzione alcuna, sino al conseguimento della licenza media e del diploma di scuola superiore.

Intanto i legali chiedono al Tar la fissazione dell’udienza del merito per conferire definitività giuridica alla vicenda e, dopo tredici anni,  viene fissata l’udienza di discussione per il 21.12.2023.    

Per l’udienza di merito l’alunno, divenuto nel frattempo maggiorenne, si costituisce in proprio con gli Avvocati Letizia Murri e Valeria Piantoni. Il Tribunale Amministrativo, con sentenza n. 910/2023, mette la parola fine alla vicenda, conferendo definitività giuridica alla situazione. Dichiara cessata la materia del contendere stante l’avvenuta conclusione del percorso scolastico dello studente, con onere per il Ministero dell’Istruzione di rifondere ai ricorrenti l’importo delle spese di cancelleria sostenute per incardinare il procedimento nell’anno 2010, a cui erano stati costretti per consentire il regolare percorso di studi ad un alunno di sette anni,  destinatario di un provvedimento di bocciatura in prima elementare.

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