BASKET, A TU PER TU CON RICCARDO PRINCIPI

Riccardo Principi è l’ex di turno della sfida di oggi. Una stagione in maglia Stamura nel campionato di B dilettanti 2009/2010. Che ricordi hai?
Non bellissimi, avevo quasi deciso di smettere con la pallacanestro! Infatti lo stagione seguente restai fermo fino a dicembre, prima di riprendere a Tolentino in C2. Fu una stagione molto difficile, chiusa con una retrocessione annunciata, eravamo tanti giovani, a maggio avevo l’autostima sotto lo zero. Ricordo un ottimo ambiente, dove si lavorava bene, ma dopo una stagione con sole 3 partite vinte è stata dura riprendersi.

Sembra passato tanto tempo, ma sono solo due anni e mezzo. La Stamura di oggi è tutt’altra cosa.
Ammiro molto il lavoro che ha fatto e sta facendo Marsigliani con loro, non ero sicuro che il coach dorico potesse fare così bene con un roster con così tanti giovani, su tutti Redolf, Chiorri e Pozzetti. Sono una bella squadra, reduce dalla rotonda vittoria contro Montecatini nella quale sono stati trascinati proprio dai giovani e da Baldoni, che finalmente ha fatto vedere tutte le qualità che ha. Hanno ripreso fiducia, avremo bisogno di uno sforzo ancora maggiore.

In casa finora si è visto il volto migliore di questa Naturino. Un buon auspicio per oggi?
Sicuramente, anche se dispiace per la partita buttata contro Empoli, una sconfitta della quale mi sento in gran parte responsabile per le 4 palle perse nell’ultimo quarto. Ma queste cose mi danno lo stimolo per cercare di fare sempre meglio. Ed infatti credo di essermi riscattato, almeno a livello personale, contro Rimini.

Contro i Crabs è arrivata una sconfitta in volata, nella quale si è visto un Principi nell’inedita veste di ala piccola. Ti rivedremo in questo ruolo?
Ci è mancata la lucidità per chiuderla nei minuti finali, quando ci hanno ammazzato le bombe di Tassinari e Hassan, che fino a quel momento non avevano fatto granché. Purtroppo abbiamo giocato la partita in 7 e fare di necessità virtù con la scelta di coach Rossi di schierarmi da “3”. È stata una scelta obbligata, anche se provata qualche volta in allenamento. Difensivamente non ho problemi ad accoppiarmi con gli esterni e offensivamente mi dà tanti stimoli e sinceramente mi piace giocare in una squadra fisicamente più potente. In qualche frangente, credo sia una soluzione che potremmo usare di nuovo. Chiaramente è un ruolo che ho testato pochissime volte in passato, ma ce la metterò tutta per farmi trovare pronto anche in evenienze di questo tipo.

Dopo aver incontrato gran parte delle squadre di questo campionato, dove pensi si possa collocare questa Naturino?
Non è facile da dire, ma di sicuro c’è una buona amalgama. Stiamo lavorando bene focalizzandoci ora maggiormente sull’attacco dopo settimane di duro lavoro sulla difesa, visto che siamo tra le migliori difese del campionato ma fatichiamo molto in attacco dovendoci affidare spesso alle invenzioni di Boffini. Prima di tutto la salvezza, poi si vedrà

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