ANNIBAL CARO: UN REGOLAMENTO PERCHE’ TUTTI I CIVITANOVESI SIANO UGUALI

giulio-silenzi-290x2001Sul teatro Annibal Caro è la solita polemica strumentale e menzognera stile Marinelli. Il Pd di Civitanova Marche non si è mai detto contrario alla celebrazione delle nozze laiche all’interno del Teatro. Il problema che abbiamo sollevato è la mancanza di un regolamento che disciplini la concessione del teatro per i matrimoni in modo che tutti i civitanovesi siano uguali rispetto all’utilizzo di un bene pubblico qual’è il teatro Annibal Caro. Invece di ammettere e fare ammenda per quella che è una grave mancanza amministrativa, Marinelli e colleghi,  cercano di spostare l’attenzione dal punto nodale facendo passare il messaggio che il Pd sia contro le nozze a Teatro. Niente di più falso. Nessuna polemica è stata fatta nei confronti degli sposi a cui auguriamo tanta felicità o della famiglia Paciotti. La nostra perplessità è stata espressa sul fatto che nella platea ci si potesse fare anche la cena (in nessun altro teatro citato da Marinelli è possibile farlo. Da noi addirittura si tolgono le poltroncine dalla platea per far posto al banchetto e al ballo stabilendo così un precedente). Noi abbiamo sollecitato in maniera semplice e democratica l’amministrazione comunale a varare al più presto un regolamento che permetta a chi lo desidera di celebrare le proprie nozze in teatro con regole precise e uguali per tutti, perché il rispetto che merita la famiglia Paciotti, è lo stesso rispetto che meritano tutti i cittadini civitanovesi e le loro famiglie che con il loro lavoro e impegno danno lustro alla città dove non ci deve essere spazio per una visione subalterna e servile nei confronti di nessuno. Civitanova è una città cresciuta e diventata moderna anche grazie a tanti e al contributo di tutti (dagli imprenditori agli operai, dagli artigiani ai commercianti, ai pescatori). E’ poi indegno il tentativo di attribuirci “l’obiettivo di cercare di far sentire la Paciotti rifiutata dalla città e allontanare risorse dai Teatri per mettere in difficoltà l’Amministrazione”. In difficoltà  questa Amministrazione ci si mette benissimo da sola con il suo agire quotidiano e con le sue gaffes che finiscono con il coinvolgere anche i privati.

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